Quando qualcuno afferma di essere contro la guerra occorre subito correggerlo: dobbiamo essere contro le guerre. E’ stato evidenziato a chiare voci, tutte univoche e tutte decise a chiedere, con forza, un immediato cessate il fuoco, un incontro ad un tavolo gestito dalle organizzazioni internazionali. Per farlo le associazioni Intrecci culturali, Comitato #fermiamolaguerra, Acli, Laudato sii (Mondo X – volontari del santuario della Vergine delle grazie) hanno invitato tutti i parlamentari sardi e alcuni consiglieri e assessori regionali. La risposta è stata incoraggiante: sono intervenuti e hanno sottoscritto la Carta gli onorevoli Silvio Lai, Ettore Licheri e Francesca Ghirra; la consigliera regionale Desirè Manca, l’assessore regionale alla Salute Carlo Doria, l’esponente dell’Irs Gavino Sale, il presidente del Rotary Sassari Nord Luigi Esposito, il vicario del Vescovo di Sassari e rettore del seminario minore Don Salvatore Fois, l’abate di San Pietro di Sorres Luigi Tiana, Oreste Molino della Comunità di Sant’Egidio, Antonella Virdis dirigente sanitario, Giampaolo Cassitta presidente dell’associazione Intrecci culturali, padre Stefano Gennari dell’associazione Laudato sì, Salvatore Sanna, presidente delle Acli di Sassari, Giuseppe Mura del comitato #fermiamolaguerra e naturalmente padre Salvatore Morittu.
I firmatari della Carta si sono impegnati ad avere, come unica stella polare, l’articolo 11 della Costituzione, rifiutando le guerre come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli; si riconoscono nelle organizzazioni nazionali e internazionali che ripudiano le guerre; sono contro il riarmo e sono a favore dei costruttori di pace con la condivisione della “ non violenza attiva”. Nella Carta, infine, si crede nella gestione del conflitto come punto di partenza per qualsiasi confronto, ricercando sempre le cose che “uniscono” rispetto a quelle che “dividono”.
La giornata, aperta con la “Guerra di Piero” di Fabrizio De André e chiusa con le parole di “Imagine” di John Lennon, è solo il primo passo verso altre tappe: l’incontro con le scuole, con i sindaci della Regione e l’inserimento della Carta nel sito change.org per la firma di tutti i cittadini.
Dalla bellissima e intensa giornata è scaturito un unico pensiero: “Abbiamo bisogno di parole, c’è necessità di comprendere, di analizzare e di dire semplicemente “sediamoci a dialogare, consapevoli delle nostre diversità”. E da questo momento, Carta di S’Aspru alla mano, cominci un cammino di pace che dal basso coinvolga sempre più cittadini attraverso la sottoscrizione e mille altre iniziative per il cessate il fuoco e le trattative internazionali.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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