Con l’aria da nume offeso mi dice “Non hai fatto ciò che ti dicevo e adesso arrangiati con i tuoi amici Salvini e Brunetta”. E’ senz’altro il modo migliore per cominciare a ricomporre la frattura nell’area progressista e nella sinistra provocata da questo referendum. In effetti la sinistra “minoritaria” del No è contrita e il disprezzo dei compagni del Sì servirà senz’altro a promuovere una sana autocritica: mi stavo iscrivendo a Casa Pound e non me n’ero accorto anche se tu me l’avevi detto. Grazie, compagno, non succederà più. E il fatto che questi eretici sinistrorsi che hanno votato contro la riforma abbiano sottratto la vittoria del No al possesso esclusivo della destra e dei 5 Stelle? E l’altro fatto che nella cabina, davanti alla scheda, stavano pensando alla Costituzione e non a Renzi? Tutte cazzate, adesso vai e fatti il governo con Grillo, così impari. A proposito, ora c’è la rincorsa a chiedere le dimissioni di tutti gli amministratori pubblici che si sono spesi per il Sì. C’è chi queste dimissioni le agita come corollario a un ragionamento sul significato del voto ed è per esempio il caso del direttore di SardegnaBlogger Francesco Giorgioni, il quale si è riferito al presidente Pigliaru. Non sono d’accordo, per me ora sarebbe importante dare al voto soprattutto il suo senso istituzionale di rifiuto a quella modifica della Costituzione. Tuttavia trovo l’opinione di Giorgioni legittima e anche interessante. Ma c’è chi queste dimissioni le chiede in un rabbioso desiderio di armaggedon, ottimo condimento piccante ai già saporiti danni di questo tentativo abortito di riforma. E alcuni anche nel giocoso tentativo di gettare discredito sul No ed evidenziarne gli effetti disastrosi; e forse, Dio non voglia, potrebbe esserci pure chi vuole approfittare della confusione per regolare chissà quali vecchi conti. E tutto ciò mi ricorda uno degli aspetti fondamentali della filosofia di un uomo politico che un giorno diede ai suoi uomini una direttiva perentoria: “Feti casinu!”
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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