E’ un piccolo miracolo questo Festival Etnia e Teatralità, che si ripete al teatro “Parodi” di Porto Torres, nel quale l’antica e prestigiosa Compagnia Teatro Sassari fa confluire ottime produzioni da ogni angolo di mondo in un blend che profuma insieme di nuovo e di classico. Un miracolo perché il palcoscenico, fondamento di conservazione culturale di lingue e tradizioni, non sembra più in cima alle attenzioni del mecenate moderno delle arti, cioè le rimesse pubbliche. Fare teatro, in Sardegna come altrove, diventa sempre più difficile: costi alti e scarsa attenzione da parte di chi dovrebbe finanziare la cultura. Si salva ancora, per fortuna, la qualità conclamata di eventi quale questo che la Compagnia, fondata da Giampiero Cubeddu e ora presieduta da Mario Lubino, ha portato alla XXIX edizione.
Questa mattina il festival è stato presentato a Porto Torres. Sono dieci appuntamenti che nel significato complessivo tengono al centro la missione della difesa della pluralità linguistica ed etnica nelle sue articolazioni teatrali. Che non significa una miscellanea disordinata, uno zibaldone casuale di allestimenti in lingue varie; parliamo invece di un progetto scrupoloso, di un percorso mirato a illustrare con efficacia narrativa, dal primo all’ultimo appuntamento, il concetto di diversità culturale ed esaltarne l’apporto fondamentale in ogni forma di progresso.
Tra musica e prosa, nell’ottimo livello, spiccano produzioni che si preannunciano di particolare interesse, quale a esempio la “Serata Feydeau” che la stessa Compagnia Teatro Sassari sta ancora allestendo per le due serate di marzo (16 e 17) 2019 previste al “Parodi”: atti unici di Georges Feydeau che, in una rivisitazione sassarese nella quale la compagnia ha dato innumerevoli testimonianze di maestria, ripropongono il geniale fustigatore della borghesia della Belle Epoque.
Si comincia domenica 4 novembre con “Skabaretch”, della Compagnia I Barbarici Ridicoli, una fine prova di abilità nelle acrobazie della parole sul palcoscenico con la regia di Tino Belloni.
Sabato 1 dicembre i Radioclave nel concerto “Colori. La Sardegna a ritmo dei tropici”, mentre il 9 dicembre sarà la volta della Compagnia Teatro Zeta- L’Aquila con “Il veleno del teatro” di Rodolf Sirena, autore spagnolo proposto con la regia di Brando Minnelli. Il 15 dicembre La Bottega dei Teatranti metterà in scena “Giacomo Iacomino”, atto unico di Ciro D’Alessio con la regia di Rosario Morra. Sabato 19 gennaio 2019 sul palco lo storico gruppo dei Bertas nel dialogo musicale “Magnifici perdenti”. Il 16 febbraio l’Effimero Meraviglioso con “Anche oggi mi sento proprio bene”, regia di Maria Assunta Calvisi. Il 10 marzo torna al Parodi la bravissima Grazia Scuccimarra in uno dei suoi trascinanti e affascinanti monologhi: “Così impari”. Il 30 marzo Akroama porta “Signorina Julie”, tragedia di August Strindberg con la regia di Lelio Lecis.
Fuori abbonamento, il 12 dicembre prossimo al Teatro Civico di Sassari, serata di Fado con Clara Sevivas, Daniela Giblott, Miguel Ramos, Pedro Almendoeira.
Informazioni e prenotazioni ai numeri 079/200267 – 3491926011 – 336817361.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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