Riassunto delle puntate precedenti.
– Il 6 febbraio 2013 la Regione Sardegna pubblica un “bando di concorso straordinario per titoli per l’assegnazione di n. 90 sedi farmaceutiche disponibili per il privato esercizio nella Regione Sardegna“.
– Il 16 luglio 2015 viene pubblicata la graduatoria provvisoria con l’impegno che la graduatoria definitiva sarebbe stata pubblicata entro il dicembre successivo (2015).
– Il 15 marzo 2016, dopo la protesta degli aventi diritto, il direttore generale del Servizio Farmaceutico Nazionale, Marcello Marletta, scrive alla Regione: «in ossequio al principio di leale collaborazione di cui al citato art. 120 della Costituzione si invita codesta Regione a provvedere al più presto e con ogni consentita urgenza ad adottare la graduatoria definitiva e ad assegnare le sedi farmaceutiche al fine di evitare l’esercizio del potere sostitutivo».
– Il 26 ottobre scorso l’assessore regionale Arru dichiara candidamente in un incontro con una delegazione di farmacisti di non conoscere assolutamente il problema in quanto di competenza non della politica ma della struttura, mentre la dirigente responsabile del settore Sanità dichiara contestualmente che i ritardi sono dovuti alla carenza di personale.
– A metà novembre il capo di gabinetto dell’assessore regionale assume l’impegno di pubblicare entro novembre la graduatoria definitiva, impegno disatteso in quanto la documentazione necessaria per redigere la graduatoria, che doveva essere prodotta in luogo delle autocertificazioni, non è pervenuta nonostante la richiesta “inviata dalla Regione alle Amministrazioni competenti”.
Finalmente, dopo le proteste dei legittimi vincitori di concorso, la regione Sardegna decide nei giorni scorsi, per “velocizzare l’iter”, di richiedere ai diretti interessati, tramite PEC, le attestazioni di servizio non certificate dalle ASL competenti e i titoli conseguiti nelle varie università dell’Isola e del Continente: insomma una mole di documenti che sarebbero dovuti essere acquisiti da tempo e per i quali i diretti interessati hanno fatto i salti mortali per contattare le istituzioni “responsabili”.
Ma….ma nonostante il daffare degli interessati quelle istituzioni hanno fatto sapere che in base alla legge 183 art.15 del 12 novembre 2011, entrata in vigore nel gennaio 2012 le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad accettare le autocertificazioni e a verificarne la veridicità mettendosi in contatto fra di loro e che finora dalla regione Sardegna niente è pervenuto a verifica delle autocertificazioni fornite dai farmacisti che attendono ormai da circa tre anni la pubblicazione della graduatoria definitiva.
A coronamento di questa vicenda kafkiana vi è il singolare atteggiamento di chi ha il compito di verificare quei titoli prodotti direttamente dai professionisti. Per spiegarlo occorre un esempio: nel concorso vengono considerati fino a 20 anni di servizio, con un punteggio massimo di 35 punti. Chi si è presentato in forma associata raggiunge periodi di servizio di 30, 40 e persino di 50 anni che, come già detto, non danno diritto a un punteggio superiore ai 35 punti. Ebbene anche in questi casi vengono contestati mesi di servizio autocertificati, ma non certificati dalla ASL che non ha ricevuto le dichiarazioni dei titolari di farmacia presso la quale si è svolto il servizio, ma risultano invece dalle certificazioni dell’INPS.
E allora, che senso ha contestare qualche mese che non da diritto a punteggio? Che senso ha creare intoppi se è evidente una distorsione nelle comunicazioni tra i vari soggetti che intervengono nella produzione di documenti?
Tutto questo sta facendo allungare in maniera estenuante i tempi della burocrazia, e la paura fondata è che si voglia arrivare all’annullamento del concorso per “decorrenza dei termini”.
Ma qui nessuno ha commesso niente che debba andare in prescrizione. Qui ci sono professionisti giovani e meno giovani che hanno visto via via peggiorare la loro condizione lavorativa: alcuni erano e continuano ad essere disoccupati; altri lo sono diventati in questi anni di attesa e altri ancora sono andati a ingrossare le fila del precariato in quanto, vista la loro posizione in graduatoria, non vengono ritenuti “abbastanza motivati” dai datori di lavoro, spesso “farmacisti nati”…
Riusciranno i nostri eroi a indossare a buon diritto il camice da titolari?
Il seguito alla prossima puntata…
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design