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Parlavo con un tizio che voleva abbracciare Salvini perché se ne stava per andare in pensione (il tizio, non Salvini). Gli ho detto che anche con Salvone o Salvuccio o con chiunque altro, mese più mese meno, se ne sarebbe andato lo stesso. Ma lui niente: viva Salvini. “Viva anche Di Maio?”, gli chiedo curioso. Scuote le spalle: “Boh, sì, magari anche lui. Ma soprattutto Salvini”. E mi viene da pensare all’eutanasia dei Cinque Stelle. Dico eutanasia perché, dopo questa storia del Salvini in Vincoli divenuto il Salvini Liberato, non fanno altro che sorridere e ridere. Cosa avranno da stare allegri non l’ho capito. La loro parte, maggioritaria, di destra confluirà nella Lega, che sa fare meglio il mestiere di destra di questi ex incasinati grillini.E la residua sinistra 5 Stelle?Se il Pd continua a dire che quelli che l’hanno abbandonato sono tutti dei coglioni e che ora lo vedono dov’erano andati a finire e che quando c’erano loro le cose andavano meglio, mi sa che il ritorno dei profughi se lo sognano. Anche alla vigilia delle elezioni sarde, che sono una prova importante come e forse più di quelle d’Abruzzo, non senti un virgola credibile di autocritica. E oggi quindi la mia Macchina del Tempo mi porta a quel 21 febbraio 2012 in cui l’eurogruppo concesse ai greci un prestito per evitare il default, cioè il fallimento, perché in questo mondo dove la finanza si sostituisce agli Stati e ai popoli e ai Governi, un Paese può fallire come un’azienda di profilattici o di merendine. E’ il mercato, bellezza! E tu non puoi farci niente. Se non si scopa più e non si mangia più fuori pasto, i prodotti sussidiari crollano.E penso quindi ai giorni della Grecia, quando quegli eredi un po’ inconsapevoli di Byron e di Aristotele gridarono che l’Europa è nuda. Un po’ come il bambino di Andersen che sputtanò l’imperatore. E ci fu questo prestito perché gli gnomi in fondo temevano che i greci gli dicessero hic Rhodus hic salta e vediamo un po’ cosa succede se noi finiamo con il culo a terra e tutti si accorgono che però voi siete più nudi di noi. Un prestito, con la solita imposizione di un regime di austerità che mandò ancora di più a farsi fottere l’occupazione e le protezioni sociali e quindi l’economia nazionale. Quella vera, non quella degli spread che per allungarli gli tirano il collo come alle galline quando serve un po’ di brodo.E allora via con l’antieuropa dei Salvini e delle compagnie cantanti, all’insegna del patriottismo nero e strumentale. E lo vedrete che cosa faranno se davvero riusciranno a vincere anche le elezione europee.Ma allora il fantasma pallido della sinistra cavalcava eroico il potere concesso in comodato d’uso. Se ne fotteva, il fantasma pallido della sinistra, se i suoi voti andavano in massa verso la destra o si atrofizzavano nell’astensione. Rimediava inventando pazzesche leggi elettorali truffaldine e per di più fatte a cazzo anche dal suo punto di vista perché le esplodevano in faccia come un fucile prodotto alla buona in garage.Ma in fondo andava bene così a tutti: più i rappresentanti del popolo sono sputtanati e meno conta questa fastidiosa zavorra alla snella e agile struttura di potere europea. Quale zavorra?Il popolo, naturalmente. Quindi barriere doganali aperte ai sacrifici dei poveri, alla classe media da distruggere, ai parlamenti da svuotare di credito, al ricatto delle delocalizzazioni quando i lavoratori cercano di sollevare la testa.E la destra ha preso il potere e al popolo hanno fatto finta di pensarci i populisti, che in Italia si dividono tra furbi e minchioni.Ora stanno vincendo i furbi, ma purtroppo a perdere non sono soltanto i minchioni.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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