Divide et impera, lo sanno bene leghisti in primis e opportunisti in secundis a cui fa comodo una popolazione spaccata in fazioni. Una massa di gente unita rappresenta infatti una minaccia per chi ha bisogno di proteggere con le unghie e coi denti l’esclusiva, personale e miserevole fetta di potere.
Specie se quella porzione di autorità è stata tributata a rappresentanti incapaci da cittadini che, sovente, leggono solo i titoli di alcuni quotidiani. Oppure elettori che s’incollano davanti alla TV per almeno 5 ore al giorno, sintonizzati sulle solite emittenti la cui indubbia matrice politica confligge clamorosamente con l’obiettività che l’informazione dovrebbe avere, il condizionale è d’obbligo. Ma veniamo ai fatti. Salvini, e tutta la gentaglia del suo calibro, si riempie la bocca di frasi atte a diffondere l’odio razziale.
Nulla di nuovo sotto il sole. Lapalissiano sottolineare che certe affermazioni vanno a insinuarsi, come l’acqua attraverso la crepa nel cemento di una diga, laddove c’è malessere e insoddisfazione. Affermazioni del tipo “Gli italiani non hanno lavoro e ai rifugiati diamo 40 euro al giorno, noi se stiamo senza lavoro non riceviamo un euro, a loro invece li manteniamo senza far niente” solennemente funzionali all’istigazione di cui si rendono artefici queste personcine è ovvio che vadano ad ingenerare malessere e rabbia nel disoccupato di Matera o Berchidda o Caserta.
A chi non girerebbero le balle nell’egocentrica visione per cui uno stato debba pensare prioritariamente alle esigenze dei propri cittadini?
Se siete convinti che 40 € vengano depositati nel palmo della mano, luridamente descritta da Salvini, di un clandestino vi sbagliate di grosso. A lui fa comodo che noi pensiamo questo, e non a caso ce lo ripete come un mantra, ma così non è. Quei 40 €, che poi sono più o meno 35, vengono erogati dallo Stato alle Cooperative, meno di tre euro ai migranti. E si tratta di un importo non definito per decreto, ma calcolato in base alla valutazione dei costi di gestione dei centri, pertanto soggetto ad oscillazioni in base alle Regioni.
Soldi che non vengono impugnati dalle “luride mani” – capito Salvini? – dei clandestini, bensì vengono dati alle Cooperative per la gestione dell’accoglienza. Soldi che non vengono stretti nel “lurido pugno” – capito Salvini? – dei clandestini, bensì servono a coprire le spese per il vitto, l’alloggio, la pulizia dello stabile e la manutenzione dei locali dove i clandestini sono ospitati. Indirettamente quindi utilizzati per pagare posti di lavoro agli indigeni.
Acchiappàti, peraltro, dai fondi destinati all’’accoglienza che il Ministero dell’Interno ha a disposizione per l’immigrazione e l’asilo dei profughi, pertanto INUTILIZZABILI per altri capitoli di Bilancio. Vero Salvini? Perché questo non lo racconti nei tuoi comizi, bello di mamma? Lo volete sapere a quanto ammonta la moneta sonante che riceve un clandestino per le sue spesucce quotidiane?
Ecco, siamo intorno ai 2,5 euro in media, il cosiddetto Pocket Money, che serve per una bottiglietta d’acqua, un caffè o, se risparmiato per tutta una settimana, può materializzarsi in una scarna ricarica telefonica per chiamare qualche parente a casa.
E’ bene saperle certe cose, casomai un giorno fossimo costretti a fuggire dall’Italia e, nel paese di destinazione, ci fosse un acuto e illuminato politico che poggia la sua campagna elettorale su 2,5 € destinati alla nostra bottiglietta d’acqua. Sottratta dalla bocca degli indigeni a causa nostra.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
16marzo1978: il giorno in cui persi l’innocenza. (di Giampaolo Cassitta)
Cutolo e l’Asinara (di Giampaolo Cassitta)
Gatti, amore e carabinieri. (di Giampaolo Cassitta)
Buon compleanno Principe! (di Giampaolo Cassitta)
Hanno vinto davvero i Maneskin! (di Giampaolo Cassitta)
Break news: Fedez e Francesca Michielin vincono il Festival di Sanremo.
Grazie dei fior. (di Giampaolo Cassitta)
Hanno vinto i Maneskin. Anzi, no. (di Giampaolo Cassitta)
Capri d’agosto (di Roberta Pietrasanta)
Il caporalato, il caporale e i protettori (di Mimmia Fresu)
Marshmallow alla dopamina (di Rossella Dettori)
377 paesi vivibili (di Roberto Virdis)
Per i capelli che portiam (di Mimmia Fresu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.622 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design