– Niente collegio, quindi? – – Le scuole devono chiudere tutte alle 14.00 dice l’ordinanza… niente collegio –
Eppure il cielo sembra meno minaccioso di allora…
Le strade sono già allagate, ieri notte è piovuto parecchio. – Fai il giro dell’isolato, in via Vicenza c’è una pozza enorme– – Dai, ma non ti ricordi? Due anni fa era diverso. L’alluvione era venuta giù dopo quattro giorni di pioggia incessante. – – Sì, andrà meglio –
– Non ho ombrello, merda – – Passa in laboratorio, te lo do io. Un ombrello brutto, da maniaco… dimenticato da qualcuno e mai reclamato. – – Come sono gli ombrelli da maniaco? – – Poi lo vedi – Ridiamo.
L’acqua bolle sul fornello, ho il naso schiacciato contro il vetro. Piove. Poco, ma piove. Dopo le 17.00 i fenomeni s’intensificheranno.
Una sirena, giù nella via e poi il metallo di un altoparlante: ALLERTA METEO ALLERTA METEO “Da oggi fino a venerdì criticità elevata, codice rosso. Stazionare nei piani alti e non uscire di casa. Per emergenze chiamare il numero 800405405″
Mangio in fretta. Ricovero dentro casa qualche vaso. La pioggia comincia a battere più intensa sulle tegole. Sulla testa.
– No, mamma… stai tranquilla. Qua la pioggia è ancora normale. Com’è il tempo da te? –
Sono le 17.30, dovrebbe essere già pioggia intensa. Invece no, è pioggia normale. Forse si sono sbagliati, un eccesso di precauzioni. Forse il ciclone ha cambiato il suo corso. Vorrei una sigaretta adesso. Non ce l’ho, per fortuna.
I Vaja con Dios on air. Meteo Sardegna, vediamo un po’. Gocce enormi, scagliate da una mitragliatrice rimbalzano sulle tegole. Eccola, cazzo. La bomba d’acqua. Secchiate contro i vetri. Le nuvole sono grigie e compatte come allora. Ingravidate di umidità.
– Pronto Romina, meglio che tu vada a spostare la macchina – – Perché? – – Il parcheggio rischia di allagarsi, rio San Nicola sta per esondare. –
Scendo, sposto, risalgo. Il naso di nuovo contro il vetro. Oh cazzo, macchine che passano e tornano indietro. A retromarcia. Una luce lampeggiante fa brillare le case. La via è chiusa, non si passa.
Fuori è già buio. Il naso contro il vetro lo appanna. Meteo Sardegna, vediamo un po’.
– Qua ad Arzachena sembra una tempesta tropicale. Lì com’è? – – Cazzo, ma cosa sta venendo giù dal cielo?! –
Sirene, come allora. Una camionetta dei Carabinieri traina un gommone, sfila sotto le mie finestre. Due uomini, con la muta addosso, seguono a piedi. Sembra un funerale.
Apro il frigo. Cerco un po’ di cibo. E’ tardi. Quella pioggia maledetta batte ancora sulla testa. A tratti è un sordo ansimare. All’improvviso diventa un latrato feroce.
Eppure il cielo sembrava meno minaccioso di allora…
Vado a dormire. Un messaggio dalIa chat illumina il cellulare sul comodino. – Quanto piove cazzo, ieri notte ho riposato ben poco e temo non dormirò nemmeno stanotte – – E’ l’adrenalina, finché non diminuisce tu non dormi. – – Andrà tutto bene, dai… –
Poggio il telefono, spengo la tv. Sono atea, non prego. Nemmeno oggi, no.
Però spero… Un’aspettativa violenta quella di stanotte. Lancinante come una preghiera…
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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