La faccende del Qatar possibile finanziatore dell’Isis spiega tutto, o potrebbe spiegare tutto se queste infamanti accuse venissero dimostrate.
Un acuto osservatore della realtà sarda qual è Vito Biolchini, diversi mesi fa, aveva posto, in una sua riflessione, questa domanda: ma chi ci stiamo portando in casa? Nelle ultime ore, l’associazione Assadakah di Mondino Schiavone ha ribadito i dubbi e chiesto un intervento della Regione. Io non so se queste accuse siano vere, perché credo solo a ciò che può essere dimostrato. Ma se profondi conoscitori di quelle realtà lo affermano con certezza, bisognerà porsi il problema. Il caso, dicevo, è illuminante sul nostro rapporto col mondo arabo. Le destre che chiedono chiusure delle frontiere e bombardamenti a tappeto, anche in Sardegna, sui rapporti dell’emiro tacciono. Tacciono perché quelli sono arabi in doppiopetto, ricchi neppure loro sanno quanto. La Costa Smeralda, per loro, è una caccola, un piccolo investimento nell’oceano di dollari spesi in giro per l’Europa. L’intransigenza di Gasparri, della Santanché o di quel consigliere sardista di cui non ricordo il nome sfuma nel momento in cui l’arabo dispone di un sostanzioso conto in banca, anche se parte di queste sostanze foraggiassero il terrorismo. Questo atteggiamento non vale solo per i politici, ma anche per molta opinione pubblica. I soldi portano lavoro, poco importa da quale tasca arrivino. Aggiungo un altro elemento. Ci sono sardi che, da sempre, mal digeriscono gli investimenti privati in Gallura e non vedono l’ora di poterli boicottare: bisogna quindi capire esattamente come stanno le cose. Gli unici che possono farlo sono i delegati agli affari della Qatar Holding. Chiariscano ufficialmente quali siano i loro rapporti con Isis, qualora ne abbiano. Nel caso in cui questi chiarimenti non avvenissero o fossero insoddisfacenti, bisognerà prenderne le distanze. Senza rammarico.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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