Foto Matteo Rasero/LaPresse 04 Febbraio 2022 Sanremo, Italia Spettacolo Festival di Sanremo 2022, quarta serata. Nella foto: Elisa (What a feeling) Photo Matteo Rasero/LaPresse February 04, 2022 Sanremo, Italy Entertainment Sanremo Music Festival 2022, fourth evening. In the photo: Elisa (What a feeling)
Tutti a chiedersi: chi vincerà Sanremo? La risposta più semplice è: non lo vincerà Gianni Morandi che arriverà sicuramente terzo. La gara è segnata sin dal primo giorno e vede contendersi la palma del vincitore Elisa con il duo Mamhood & Blanco. Sono le canzoni più belle, più ben intepretate e spiccano – e di molto – sulle altre. Azzardo il pronostico: Mamhood e Blanco perché oggi a votare saranno solo i telespettatori con il televoto. Nessuna giuria demoscopica, nessuna giuria della stampa. Chi ha forza nei fan vince. In passato – l’ho gia scritto – questa operazione ha premiato canzoni insulse e terribili. Quelle di Carta e Scanu su tutte, proprio perché il giudizio era del popolo. Stavolta quel popolo si trova davanti ad una scelta obbligata, una sorta di elezione maggioritaria: o Elisa o Mamhood e Blanco in quanto ho ragione di credere che tutti gli altri sono oltremodo distanziati. Il popolo sarà felice perché un po’ tutti avevano previsto questo. C’erano, è vero, canzoni degne di nota (Noemi su tutte) ma a volte, a Sanremo, pesano moltissimi fattori che sono imprevedibili. L’unica nota stonata (e non lo dico da snob, figuriamoci) riguarda il look: ma perché si vestono tutti così male? Sembra una gara nella gara. Alla fine Morandi e Ranieri sembrano dei piccoli lord. Peggior look? Forse Irama con il centrino ad uncinetto della nonna, ma anche Elisa, dio mio, azzeccasse un vestito. Bene, buon Sanremo a tutti e non fate finta di non vederlo. Lo so che lo farete, mica è peccato come, per esempio, rovinare la canzone di De André. La peggiore cover passata ieri sul palco dell’Ariston. Perché quelli che l’hanno cantata hanno visto nel vortice di luce solo siccità, mentre Faber, in quella polvere riusciva ad immaginare la gonna di Jenny, quella di tanti anni fa.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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