Dire che a Fiume Santo (comune di Sassari, ma territorio a due passi da Porto Torres) piove sul bagnato è un eufemismo. Quello che si è abbattuto oggi sui vertici della centrale termoelettrica di Fiume Santo è un vero e proprio tornado: il direttore e il vicedirettore degli impianti, Mario Bertolino e Livio Russo, agli arresti domiciliari, mentre “misure interdittive” (due mesi di sospensione dalle cariche rivestite nelle società) sono state applicate per l’amministratore delegato Salvatore Signoriello, per il direttore generale delle risorse umane e sviluppo Paolo Venerucci e per il legale rappresentante della società Lithos, la società incaricata di effettuare le analisi.
Annientati i vertici, dunque, con accuse pesantissime, così definite nello stringato documento diffuso dal Comando provinciale della Guardia di Finanza, secondo cui “i componenti del sodalizio criminale, di comune accordo e con un unico fine, omettendo di segnalare alle Autorità competenti che vi erano continui sversamenti di olio combustibile nei terreni sottostanti i serbatoi di alimentazione dei gruppi 1 e 2…hanno consentito la persistente contaminazione dei terreni e delle falde acquifere del sito interessato, provocando un danno ambientale -da quantificare- in aree di interesse pubblico”. Prosegue il comunicato: “Queste persone, ben sapendo che lo stato di dissesto ambientale persisteva da anni , hanno omesso di denunciare immediatamente questa situazione …. E soltanto di recente, hanno simulato di avere appena avuto notizia del fenomeno, disponendo i carotaggi e inoltrandole prescritte comunicazioni agli organi istituzionali di vigilanza”…
La grande quantità di materiale raccolto dalle Fiamme Gialle attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, e attraverso il materiale informatico sequestrato, hanno fatto emergere una situazione inquietante: lo stato di pesante inquinamento ambientale era a conoscenza della società e dei suoi massimi rappresentanti da anni, e lungi dal denunciarlo e dal prendere i provvedimenti del caso, lo avrebbero occultato per garantire risparmi all’azienda, e solo al momento della vendita della centrale ad una società della Repubblica Ceca, hanno simulato, secondo quanto dichiarato il Procuratore Saieva, di aver appena avuto contezza dell’inquinamento e dandone comunicazione agli organi di vigilanza.
Lo scenario che emerge, in realtà, per la città di Porto Torres, non rappresenta alcuna novità.
I gruppi 1 e 2 per anni hanno marciato in deroga delle norme sull’inquinamento ambientale, dietro autorizzazioni del l ministero dell’ambiente.
La loro fermata definitiva risale allo scorso gennaio, ma i lavori di bonifica, lo smantellamento e la restituzione dell’area al territorio tarda ad arrivare nonostante i continui solleciti sia delle istituzioni locali, sia dei rappresentanti politici a livello nazionale, sia della popolazione sulla quale, insieme ai danni ambientali e alla salute, si è abbattuta una crisi che ricorda molto quella del secondo dopoguerra.
C’è da sottolineare, come più volte denunciato, che la Commissione Tecnica, composta da rappresentanti del comune di Porto Torres, del comune di Sassari e della Provincia, retribuita da E.On, aveva e ha il compito di “vigilare sulla situazione ambientale” in realtà ha sempre rappresentato l’ennesima spartizione di poltrone, utilizzata dai partiti per collocarvi propri rappresentanti.
Il rappresentante del comune di Porto Torres, addirittura, è stato nominato dopo la caduta del consiglio comunale, nel gennaio scorso, nonostante i ripetuti inviti da parte di diverse forze politiche, a non nominare alcuno finché E.On avesse continuato ad agire in dispregio del territorio e di impegni assunti. Insomma, una commissione di controllo alle dipendenze del controllato…
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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