Ormai le riunioni di consiglio comunale a Porto Torres si risolvono in pochi minuti, gli ordini del giorno si affrontano senza discussioni, l’attività politico amministrativa va avanti a suon di comunicati trionfalistici che riguardano l’esigua attività di questa amministrazione che pare ancora in fase di rodaggio.
Del gruppo di maggioranza non si conosce neppure il timbro della voce e i pochi interventi fatti in consiglio sono affidati alla timida lettura di qualche consigliere.
Per il resto solo alzate di mano a comando e un’opposizione tanto battagliera quanto ininfluente, vista la maggioranza granitica (guai a dissentire, pena l’espulsione!).
Il terremoto di questi giorni, dovuto alla presa di distanza della capogruppo del M5S, che è stata prontamente processata, censurata ed espulsa, ha avuto strascichi tragicomici nella riunione del consiglio comunale dell’11 febbraio, che tra gli altri punti all’O.d.G. aveva inserito, primo firmatario l’ex sindaco Mura, la discussione sulle dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla ex capogruppo pentastellata.
Dichiarazioni che rappresentavano un vero e proprio atto d’accusa sull’attività amministrativa inconcludente, sulla confusione di ruoli tra componenti del gruppo consiliare di maggioranza, sindaco, assessori e presidente del consiglio. Ma non basta, la ormai ex capogruppo Paola Conticelli aveva denunciato non meglio specificate accuse di minacce, non tanto velate, di imposizioni, di ingerenze sulla libertà di azione e di espressione nell’esercizio della sua funzione; infine un vero e proprio j’accuse sulla inconcludente attività portata avanti da una maggioranza incapace, non rispettosa della volontà popolare e soprattutto impermeabile ad ogni contributo che non sia quello di pochi intimi a cui sono da ascrivere tutte le decisioni.
Già si assaporava, da parte di chi segue da vicino l’attività di palazzo, finalmente una discussione serrata sui temi toccati da quelle dichiarazioni, sul ruolo del sindaco, degli assessori e dei consiglieri, sul programma che si è portato avanti e che si intende sviluppare, insomma ci si era fatta la bocca ad una discussione libera e franca; ci si aspettava finalmente di sentire la voce di qualche eletto, ci si aspettava una riunione di consiglio comunale che non fosse le solite alzate di mano a comando, condotta da una presidente dal parlare incerto e dal timbro di voce stridulo.
Invece no!
Con un colpo di teatro degno di un prestigiatore, il gruppo pentastellato legge un documento in cui sostanzialmente si afferma che in consiglio non si discuterà di “fatti loro”, non si permetterà all’opposizione di strumentalizzare il dissenso interno ai cinquestelle, pertanto ritirano la squadra, si alzano e se ne vanno.
Le comiche finali!!!
Anche il sindaco e la giunta, fatto del tutto inusuale, perché non appartengono ad alcun gruppo consiliare, si alzano si vestono e vanno via tra le urla del pubblico (fa-sci-sti, fa-sci-sti, fa-sci-sti..) e la meraviglia dell’opposizione.
Ma non è finita, la segretaria comunale da lettura del regolamento: “essendo presenti oltre un terzo dei consiglieri, e garantito il numero legale, la seduta è valida e prosegue”….
Povera Porto Torres, con i problemi che le son piovuti addosso ci mancava pure questo!
Ma dai, tiremm’innanzi!
Del resto un primato possiamo pur vantarlo: siamo il primo comune italiano con un sindaco americano, un sindaco a cinque stelle e strisce!!!
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.020 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design