Poco più di un mese fa, esattamente il 12 giugno scorso, una “banda” di immigrati sudamericani aveva aggredito un capotreno a colpi di machete. Una brutale aggressione di cui era rimasto vittima Carlo Di Napoli, dipendente delle Ferrovie Nord, che aveva chiesto alla “banda”, in evidente stato di ebbrezza, di mostrare il biglietto. Uno dei quattro, prima di scendere dal treno, aveva estratto un machete e aveva colpito il capotreno che aveva riportato ferite ad un braccio che inizialmente si temeva dovesse essere amputato.
A poche ore dal fatto, due di essi erano stati arrestati e avevano chiesto scusa alla vittima e ai suoi familiari: erano sbronzi.
Immediate e durissime le reazioni, tra le quali quella del segretario del PD lombardo Alessandro Alfieri, che si era prontamente sincerato di persona sulle condizioni del capotreno, mentre il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, aveva rilasciato pesanti dichiarazioni: “Chiederemo di mettere i militari e la polizia per contrastare questi fenomeni sui treni. E se è necessario per impedire queste cose, deve anche essere consentito sparare. E’ legittima difesa”.
Berlusconi, invece, “sotto choc”, aveva chiesto a gran voce che “le forze dell’ordine lavorino a stretto contatto con l’esercito”: «Siamo invasi, ma il governo dov’è? Quello della sicurezza alla luce di episodi come questi è un tema su cui non si può fare quello che sta facendo il governo», e aggiungeva: «E io vi garantisco che i soldati sono più felici di sentirsi utili nelle nostre città che passare il tempo a giocare a carte».
Si era alla vigilia delle amministrative….
Ieri sera, intorno alle 18 sul treno che collega Napoli con Piedimonte Matese, una nuova aggressione.
Questa volta la vittima, un ferroviere di 47 anni, è stata ferita a coltellate alle gambe, sempre da un passeggero che, sprovvisto di biglietto è stato invitato a scendere.
L’aggressore naturalmente si è dato alla fuga, ma è stato rintracciato poche ore dopo e denunciato per lesioni. Si tratta, manco a dirlo, di un venticinquenne casertano.
Chissà se Berlusconi e Maroni sono stati avvertiti…
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
Da Mattarella a Zelensky passando per Sanremo.
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