Sardegnablogger compie oggi due anni. Non mi piacciono le celebrazioni e le righe che seguono non vogliono esserlo. Due parole bisognerà pur dirle, però. Perché se questo spazio resiste, continuando ad offrire la sua informazione quotidiana, una qualche ragione ci sarà. Da un lato c’è un gruppo di volontari con la passione per la scrittura, per la discussione sui fatti di interesse pubblico, animati dal bisogno di andare oltre le apparenze e la visione più scontata di un singolo fatto o fenomeno. Dall’altro lato ci sono le 9480 persone che, ad oggi, ricevono i nostri aggiornamenti sulle loro bacheche Facebook. Significa che un nostro spazio nel panorama della comunicazione ce lo siamo conquistato. Lo dimostrano le letture, le condivisioni, i vostri commenti. Non posso dire che Sardegnablogger, oggi, sia la stessa cosa di due anni fa. I gruppi umani subiscono selezioni naturali e noi non abbiamo fatto eccezione: tra i componenti del nucleo originario qualcuno ha preferito seguire altre strade e nuovi elementi, nel frattempo, hanno arricchito la redazione Non siamo la stessa cosa perché, via via, ai post si sono aggiunte le serate di lettura in giro per la Sardegna, mentre la pagina Facebook è diventata un sito e poi una testata giornalistica registrata. Abbiamo capito di avere una responsabilità verso chi ci legge. Questa responsabilità ci impone dei doveri precisi e ha reso necessario superare la fase spontaneista ed anarchica con regole più precise. Restando però fedeli al motto che è la nostra Costituzione: informazione senza padroni. Non ne abbiamo e non ne avremo mai. Da oggi, ciascuno dei redattori proporrà alcuni post del passato che hanno avuto un particolare successo di letture e riscontri. Pezzi della nostra piccola storia che serviranno a capire perché, dopo due anni, Sardegnablogger è sempre con voi.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
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