In questi giorni spesi a parlare di sessismo e discriminazione di genere, una nuova preoccupazione si aggiunge alle tante che turbano i sonni del bistrattato universo femminile. L’Unione Sarda dà oggi notizia del grave pericolo corso quotidianamente da certe sconsiderate donne cagliaritane di bella presenza, abituate a camminare da sole per il centro storico cittadino. Come appare evidente dal reportage pubblicato dal quotidiano nelle cronache del capoluogo, queste donne rischiano di essere osservate con interesse dai maschi che incrociano per la loro strada. Nei casi limite, gli ammiratori si spingono a rivolgere dei complimenti o, addirittura, offrono la colazione al bar (a me, una volta, avventori sconosciuti offrirono due birre in un bar di Oliena e io le accettai, ignaro del pericolo).
Il titolo del pezzo parla chiaro: “Donne sotto assedio”. L’occhiello aggiunge l’agghiacciante particolare di allusioni e sguardi insistenti indirizzati verso le incaute signorine. Aggravati dal fatto che neppure indossare capi scialbi come scarpe basse e jeans serva a placare l’irresistibile impulso degi uomini.
Sono giorni di battaglia per Sardegnablogger, giunto alle ribalta delle cronache nazionali per la nota vicenda Zurru: essendo sotto stretta osservazione, oggi più che mai siamo tenuti a procedere con grande prudenza nel trattare un tema così delicato.
Eppure, Sardegnablogger si sente di minimizzare l’allarme lanciato da L’Unione Sarda. Spiegheremo di seguito il perché.
Benché in questa sede alcuni aspetti scientifici non possano essere approfonditi per questioni di tempo ed opportunità, pare dimostrato che gli uomini siano fisicamente attratti dalla donne. Per cui, se ne vedono una di gradevole aspetto, ne sono colpiti e cercano un approccio. Si tratta di un automatismo comunque molto importante, perché sovrintende al processo della riproduzione e, dunque, alla sopravvivenza della specie.
È tuttavia un comportamento comune agli uomini di tutto il mondo, come lo stesso articolo del giornale ammette evidenziando che questo interesse maschile per la donna si manifesta anche nelle strade di New York e Roma.
Secondo altri studi, peraltro, lo stesso ribollire di ormoni (le sostanze prodotte dal corpo umano e responsabili di questi processi) si verificherebbe anche a parti invertite: liberando lungo via Manno Raoul Bova, Johnny Depp o Brad Pitt è assai probabile che essi attraggano sguardi interessati di esemplari del genere femminile e che questi esemplari si spingano fino a rivolgere loro la parola, nel tentativo esplicito di accorciare le distanze.
Usciamo ora dall’ironia. L’articolo riferisce di corteggiamenti, magari un poco sguaiati, ma mai di reali pericoli per la giornalista che ha compiuto l’esperimento. Ma davvero un complimento per strada ad una bella donna o un gesto galante al bar deve essere necessariamente considerato molesto e non, invece, un romantico tentativo per dichiarare ammirazione o interesse? Conoscete un uomo che non abbia mai tentato un simile approccio? Possibile che esistano solo uomini capaci di attenzioni volgari e che le strade di Cagliari siano davvero così rischiose, per una donna che decida di percorrerle da sola?
E, infine, una domanda. È possibile che il sessismo possa essere alimentato, a parti invertite, trasformando in una notizia eclatante fatti ordinari di vita quotidiana ed offrendo una così deteriore immagine dell’uomo? Rilassiamoci tutti. Forse è meglio.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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