Scorrevano le ciminiere di Fiumesanto davanti ai nostri paesaggi, attraversati lentamente in un rotolare di pedali. Viaggiando in bicicletta, si conversa perlopiù su ciò che gli occhi vedono. I tempi sono dilatati, tutto ti resta davanti molto più a lungo rispetto a quando lo vedi attraverso il parabrezza di un’auto, perciò si ha un tempo più ampio per elaborare concetti. Davanti alle piantagioni sperimentali di cardo, il mio compagno di viaggio Nicolino, gallurese di Sant’Antonio, ha avviato uno di questi discorsi. “E chissi piantagghj cosa so?” “La chimica verde” “Saria?” “Piantani caldiccia pa brusgialla. Dici chi dapoi silla endini come energia”. “Beddi macchi. A me la caldiccia mi piaci sutt’ociu”. *
Da Lu Bagnu di Castelsardo oggi siamo arrivati a Stintino, dopo settanta chilometri di vento, pioggia e un inaspettato sole. Le pinete di Platamona, i sentieri nel bosco che sbucano davanti alla chiesetta di Balai, Porto Torres e le varie Sardegne racchiuse in pochi chilometri quadrati. In prospettiva, dalla mia sella: campi dorati di fieno tagliato e raccolto in rotoballe, ciminiere biancorosse, mare profondamente azzurro. E poi mostruose pale eoliche e pannelli solari a perdita d’occhio. Mi è tornata in mente una poesia scritta da Predu Mura, al tempo dei Piani di rinascita: “Vendimus tempu barattu”. Al chiosco bar denominato “Mai a letto”, località San Nicola, abbiamo sedato la sete con un paio di birre, poi abbiamo ripreso a pedalare. Superato l’ultimo dosso, abbiamo avuto davanti agli occhi la spiaggia La Pelosa, terra promessa di questa terza tappa. E nessuno ha avuto più nulla da ridire sui rigori della bicicletta, strumento di fatica e liberazione.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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