Tutto, ormai, gira intorno a quello. Si parla e si pensa solo di quello. Abbiamo imparato poche e facili frasi: non uscire di casa, non abbracciarsi, lavarsi spesso le mani. Eppure agli inizi di febbraio ci si accapigliava perché Amadeus non era poi il bravo presentatore che ci aspettavamo, che Diodato aveva un bel pezzo ma non avrebbe mai vinto, che magari trionfava la Lucarelli e tutti a chiedersi chi è e tutti a dire quanto è genio Achille Lauro (e chi è?). Insomma, nella nostra follia eravamo terribilmente normali. C’era chi postava foto di un’estate che pareva eterna, giornate calde e senza neve; qualcuno suggeriva che era un inverno strano, che di queste cose non ne aveva viste negli ultimi 179 anni, che non si poteva uscire con la maglietta a febbraio, che l’avremmo pagata a maggio e giugno. Poi c’era il weekend, la scampagnata, la gira fuori porta, c’era la bellezza della domenica e la tristezza del lunedì. Tutti a postare foto terribili sulla ripresa per il lavoro, siamo appena a lunedì e quando finirà? In mezzo, ovviamente, Di Maio che non era più il capo dei cinque stelle, che sarebbero scomparsi in meno di un’elezione, che il referendum tanto non interessava a nessuno, che Salvini, adesso, tentava la spallata ad un governo inerme, ad un Conte anemico e triste in mano al burattino Zingaretti, il fratello di quell’altro. Poi lo sport: la grande disputa tra Juve e Inter e la terza incomoda a rompere le uova nel classico paniere e i fuorigioco che non c’erano e i rigori che si regalavano ai soliti noti, che si sorpassa e si controsorpassa e ci si sfotte, quando va bene. E i compleanni? Quelli che ci tenevano a dire su facebook di non poter ringraziare tutti perché erano stati in tanti a scrivere, a mandare cuoricini e bacini e a chent’annos e lui/lei, magari era solo/a davanti un bicchiere di birra calda. Però. Tutto rovesciato, tutto annientato, cancellato, quasi dimenticato. Giorni nei quali non si accompagnano neppure i morti, figuriamoci se possiamo parlare di Sanremo, dell’ultimo film di Verdone mai uscito nella sale, dei candidati al premio strega. Tutto si pospone, si dilata, si allontana. Oggi era lunedì. Quel lunedì tanto odiato da tutti. Mi son recato al lavoro, come sempre. In ufficio poche e silenti persone. Neppure la voglia di scherzare, di sfotterci. Il pallone non gira più, i film non si vedono e hanno annullato anche la fiera del libro di Torino. Per la prima volta. Beh, esattamente 50 anni fa, di questi tempi per la prima e unica volta un piccola grande squadra di calcio, il Cagliari, vinceva il suo – per ora – unico scudetto. Per la prima e unica volta. Che sia un auspicio? E ricordo, per chi lo vuole e lo sa ricordare, che 42 anni fa entrammo in un altro tunnel buio e terribile. Il 16 marzo 1978 rapivano Aldo Moro e trucidavano la sua scorta. Dovremmo ricominciare a riparlare d’altro. Dovremmo cominciare a disegnare paesaggi normali. Dovremmo.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
3 ottobre 2013: la strage di Lampedusa (di Giampaolo Cassitta)
Il prete e il povero (di Cosimo Filigheddu)
Una modesta proposta (di Cosimo Filigheddu)
La mia ora di libertà (di Giampaolo Cassitta)
A vent’anni si è stupidi davvero. A 80 no. (di giampaolo Cassitta)
La musica ai tempi del corona virus: innocenti evasioni per l’anno che verrà. (di Giampaolo Cassitta)
Guarderò Sanremo. E allora? (di Giampaolo Cassitta)
Quel gran genio di Lucio Battisti (di Giampaolo Cassitta)
Capri d’agosto (di Roberta Pietrasanta)
Il caporalato, il caporale e i protettori (di Mimmia Fresu)
Marshmallow alla dopamina (di Rossella Dettori)
377 paesi vivibili (di Roberto Virdis)
Per i capelli che portiam (di Mimmia Fresu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.704 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design