Eppure non era nemmeno tra i post più sferzanti che io abbia scritto. Anzi, probabilmente il più soffice e vellutato che io ricordi.
Eviterò di raccontare gli eventi perché lo hanno fatto egregiamente i miei colleghi redattori, mi limiterò ad aspetti marginali che, per me, tuttavia, sono diventati essenziali. Diciamo che spesso, in passato, ho impugnato lo scalpello, anziché la penna. Chi mi conosce sa bene quanto io non ami girare attorno alle cose, caratteristica questa che ovviamente trasuda in ciò che scrivo.
Però, e tengo a precisarlo, da quando noi di sardegnablogger siamo una testata giornalistica qualche piccola reticenza talvolta mi assale. Esiste una responsabilità individuale per ciò che si afferma, e quella non mi ha mai preoccupata né mi preoccuperà in futuro perché me ne farei interamente carico; ma esiste anche una responsabilità in capo al Direttore della testata: Francesco Giorgioni. Questa consapevolezza mi tocca più di quanto sembri. E non solo perché Francesco è amico mite, fiducioso e democratico, che lascia a noi redattori estrema libertà, ma perché il peso della sua responsabilità per i miei pezzi fa capolino anche, e soprattutto, quando penso che possiede (a lui intestata) una Panda del 2001. Non è infrequente che, mettendo il punto finale a qualche mio articolo, io mi figuri quell’automobile pignorata dall’ufficiale giudiziario a causa del mio post
E’ capitato in due occasioni che, colta dal dubbio di infrangere qualche norma del codice, gli sottoponessi i miei pezzi per avere un suo parere prima della pubblicazione. E al suo “Maddai, è pulito e inattaccabile” io lo mettessi in bacheca con un sospiro di sollievo. Ecco, nel post segnalato dalle sentinelle quel dubbio non mi ha nemmeno sfiorata: era oggettivamente pulito e inattaccabile. Soprattutto perché riportavo fedelmente la conversazione tra me e un alunno che mi chiedeva chi fossero quelle sentinelle e per cosa manifestassero. Non davo alcuna connotazione all’argomento, mi limitavo ad una lineare denotazione, consapevole anche del delicatissimo ruolo dell’insegnante che non può, e non deve, in alcun modo pilotare l’ideologia degli alunni, quanto, piuttosto, fornire loro le conoscenze affinché poi siano autonomi per esprimere un parere critico e personale, anche discordante dal mio.
Forse ciò che ha imbestialito le sentinelle non era la conversazione in sé, nemmeno la foto allegata che da qualche settimana girava indisturbata in rete. E nemmeno la somma delle due cose. Ciò che ha causato il “prurito ani” (je rode er culo) è che un ragazzino di 15 anni, nella sua semplice linearità, abbia fatto un’equazione facile facile: le sentinelle manifestano per la libertà di esprimersi contro le famiglie omosessuali + gli omosessuali non possono esprimere il loro amore né il desiderio di creare una famiglia = le sentinelle sono a favore della libertà d’espressione propria e contro quella altrui. Sic e simpliciter.
Quel che è arrivato dopo, il bavaglio appostomi, in virtù delle loro segnalazioni in massa, l’indignazione meravigliosa dei lettori conseguente ad una censura che non entrava nel merito dei contenuti, ma sulla mole di avvisi mitragliati dalle sentinelle, la commovente condivisione dell’episodio in centinaia di bacheche, i numerosissimi messaggi di solidarietà che mi sono arrivati in privato e che mi hanno scaldato il cuore più di un abbraccio, li ho dovuti vivere in silenzio. Non senza emozioni, no… ma senza voce per esprimerle, quelle emozioni. Impossibilitata a rispondere, a discolparmi (di cosa, poi?), a ringraziare, a dibattere. E tutto ciò per merito di sentinelle che manifestano per la libertà d’espressione, tengo a ribadirlo.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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