Giorni di caldo torrido. E con essi, aumenta in modo esponenziale il rischio degli incendi. Ora postate pure tutte le maledizioni agli incendiari che volete, sfogate pure la vostra rabbia contro costoro, immaginate pure i complotti più arditi e fantasiosi, elaborate le maniere più truci per punire e torturare gli incendiari. Tuttavia, vi chiedo due favori semplici semplici. Primo, fate attenzione, soprattutto i fumatori ma non solo. Fate attenzione perché, con queste temperature, è un attimo, non ci vuole molto a far partire una scintilla. Secondo, se per caso vi trovate nei pressi di un incendio, dopo esservi messi in sicurezza e esservi assicurati di non ostacolare le operazioni di spegnimento con la vostra curiosità, e per caso vedete qualche addetto all’opera di spegnimento stanco e accaldato, ricordatevi, se potete, di porgergli un po’ di acqua. Che la disidratazione, lavorando a lungo con temperature infernali in mezzo al fumo, è cosa brutta. Un poco d’acqua, possibilmente fresca, e poi potete tornare nuovamente alle vostre bestemmie.
Fiorenzo Caterini, cagliaritano classe '65. Scrittore, antropologo e ambientalista, è studioso di storia, natura e cultura della Sardegna. Ispettore del Corpo Forestale, escursionista e amante degli sport all'aria aperta (è stato più volte campione sardo di triathlon), è contro ogni forma di etnocentrismo e barriera culturale. Ha scritto "Colpi di Scure e Sensi di Colpa", sulla storia del disboscamento della Sardegna, e "La Mano Destra della Storia", sul problema storiografico sardo. Il suo ultimo libro è invece un romanzo a sfondo neuroscientifico, "La notte in fondo al mare".
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