Dall’alto la guerra non si vede. Non perché si è miopi. Non è necessariamente quel senso a dover essere allarmato per primo. E’ altro ad essere chiamato in causa. Qualcosa che riposa nella nostra culla etica, sempre che si sia avuta la possibilità di costruirla, quella culla.
La culla etica. Quella riserva di sensi, emozioni, ricordi, gioie e dolori impastati insieme a formare il nostro pane quotidiano, quello che si mangia per potersi dire “io sono io”, ogni giorno. Quel morbosamente cercare, quando se ne ha la possibilità e la forza, il nostro io riflesso nello sguardo altrui.
La culla etica. Quel pozzo di senso che siamo in grado di scavare o decidere di non scavare, allacciandoci alla rete idrica altrui. Per poi rimpiangere il tempo perso, quando scopriamo di aver scelto la seconda strada.
La culla etica. Ché è bussola, Venere, Stella Polare, Orizzonte. Ma anche il lampione della strada di fronte, che spesso si scambia per stella polare. Ma è lampione. Semplice lampione. Ché le lampadine si fulminano, spesso…
La guerra, qualsiasi guerra, non si vede dall’alto, ma dal basso o in orizzontale. Ché i sensi in orizzontale almeno l’orizzonte lo intravvedono. E in orizzonte, con i piedi piantati in terra, e la terra che a volte è fango che infanga le ginocchia, la guerra si vede, si sente, si odora nel suo essere ciò che è e che non è. E ciò che è, spesso, lascia ferito ciò che non è.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
Jacqueline: il mio primo amore. (di Giampaolo Cassitta)
La strana storia del Dr. Gachet. (di Giampaolo Cassitta)
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Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
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Morto per un infarto Gianni Olandi, storico corrispondente da Alghero della Nuova Sardegna (di Gibi Puggioni)
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