Partiamo domattina dalla Costa Smeralda, arriveremo sabato all’Asinara per il giro dell’Isola. Naturalmente in bicicletta: che ve lo dico a fare? Siamo giornalisti, architetti, veterinari, avvocati, alcuni sono sardi ed altri no, alcuni già si conoscono ed altri si vedranno per la prima volta in faccia domattina, alla partenza (probabilmente sotto la pioggia). Nel gruppo dei diciotto partecipanti ci saranno anche una donna e due componenti di Sardegnablogger: io e Tore Dessena. L’anno scorso vi ho raccontato per due volte la Sardegna dalla soggettiva di una mountain bike, rubriche quotidiane che avevo intitolato “Diario di sella”: ad aprile e settembre io ed altri ciclisti in sovrappeso andammo dalla Gallura al Campidano in una settimana, la prima volta seguendo un itinerario sulla costa ovest, la seconda attraverso percorsi che sfiorano l’orientale. Dimostrammo che anche gente assolutamente normale come noi poteva compiere quest’impresa. Da domani vi racconto il viaggio sui pedali da Arzachena all’Asinara. Oltre alla riscoperta di un rapporto più sano con la natura, queste spedizioni nascono anche per dimostrare che sul cicloturismo e da altri sport si può costruire una solida economia fuori dalla stagione estiva. Mi spiego. Per questa nuova avventura promossa dalla associazione Smeraldabike abbiamo scelto un itinerario sul mare della Costa settentrionale, tappe di lunghezza accessibile (in media 50 km), dislivelli ragionevolmente contenuti e, per quanto possibile, sentieri e strade escluse dalle comuni direttrici del traffico. La bicicletta arriva dove altri mezzi non hanno accesso, il bello è anche e soprattutto questo. Pernotteremo a Portobello di Gallura, Lu Bagnu di Castelsardo e Stintino, passeremo da Badesi, Valledoria, Sorso, Porto Torres e l’Asinara. In tutti questi posti, riempiremo molte stanze di agriturismi e ristoranti. Faremo economia e se questa risorsa diventasse sistema, tanti altri come noi contribuirebbero ad alimentarla. L’ho già detto mille volte, lo ripeto per la milleunesima. Curando la rete dei sentieri e mettendo assieme itinerari tematici si può davvero creare una nuova ricchezza, fondata perlopiù sui nostri paesaggi e sulla nostra cultura. Ora vado a preparare la mia bicicletta, domattina si parte.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo e-book "Cosa conta".
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