Non correre! Urlò la mamma trafelata, Non correre, che cadi e poi sudi troppo. E allora? I bambini sono fatti per correre, correre ed essere liberi. Crescono bene così, i bambini, pazienza se sudano e cadono sbucciandosi le ginocchia, ma i bambini sono fatti per correre, è scritto nello sviluppo evolutivo della specie umana. Ma l’immagine dei bambini palestinesi, che fuggono nella spiaggia correndo dal porto di Gaza, e vengono centrati da un missile della cui precisione infallibile non si può invocare la casualità, stravolge tutto il senso stesso dell’umano esistere. Correte bambini, correte più veloce che potete. Una parlamentare israeliana, dell’ala estrema sionista, blatera frasi sconnesse. Ogni palestinese è un terrorista e ogni madre di palestinese andrebbe uccisa prima di farli nascere. Forse dovrei stare zitto, perché queste cose sono successe dopo aver scritto che il vero nemico di Israele non è Hamas, che è uno specchio politico del marciume mediorientale, ma il popolo palestinese, che è quello che, di fatto, realmente, impedisce ad Israele la piena attuazione del suo dichiarato progetto di fare un perfetto e a loro congeniale stato nazione. Forse dovrei stare zitto, o forse no. Fuori da Israele, molti ebrei manifestano, sono stanchi della carneficina dei loro compatrioti sionisti. Correte bambini, correte più veloci, più forti che potete. In queste ore i carri armati sono entrati a Gaza, e il conto dei morti è già salito. Duecentosettanta. Papà, posso uscire a giocare? Certo figlio mio, esci pure, anche se c’è troppo sole, anche se sudi, anche se ci sono le macchine, anche se ti sporchi. Esci fuori a giocare e corri figlio, impara a correre più veloce che puoi, che non si sa mai, nella vita. E se cadi, e ti sbucci le ginocchia, pazienza. Rialzati, figlio mio, e corri ancora.
Fiorenzo Caterini, cagliaritano classe '65. Scrittore, antropologo e ambientalista, è studioso di storia, natura e cultura della Sardegna. Ispettore del Corpo Forestale, escursionista e amante degli sport all'aria aperta (è stato più volte campione sardo di triathlon), è contro ogni forma di etnocentrismo e barriera culturale. Ha scritto "Colpi di Scure e Sensi di Colpa", sulla storia del disboscamento della Sardegna, e "La Mano Destra della Storia", sul problema storiografico sardo.
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