Il 18 giugno 2015 c’eravamo occupati di Fabrizio Corona (l’articolo lo potete rileggere: Corona non è stato scarcerato. Bufale e disinformazione). La notizia era rimbalzata sui social e le news. Si diceva, infatti, che era stato “scarcerato”. Scrissi in quell’occasione che si trattava una bufala e moltissimi lettori dissentirono, alcuni con particolare veemenza. In quel post provavo a spiegare, con argomentazioni giuridiche e, comprendo, molto noiose, che al buon Corona era stata sospesa la pena per motivi di salute e solo quando sarebbe arrivato alla soglia del fine pena inferiore a tre anni avrebbe potuto ottenere l’affidamento in prova al servizio sociale. Cosa che ha richiesto e ottenuto nel 2016. Sempre nello stesso post si tentava di spiegare che la sospensione della pena, decisa dal Tribunale di Sorveglianza, era legata (nel 2015) all’incompatibilità con il carcere e che quando l’incompatibilità sarebbe venuta a mancare Fabrizio Corona sarebbe rientrato in carcere, a meno che non fosse riuscito ad ottenere l’affidamento in prova al servizio sociale. Sono percorsi giuridici complessi ma che rappresentano lo Stato di diritto. Sono percorsi non molto amati da chi si accontenta della notizia frettolosa e, a seconda del suo stato d’animo, urla a favore o contro. La notizia di oggi, invece, è che il buon Corona ha ricominciato a fare il Corona e quindi anche famose “coronate” ed è stato riarrestato. Non ci sono cori indignati alla sua nuova carcerazione (o ce ne sono e personalmente non li ho registrati) ma è ristabilita, almeno dal mio punto di vista, una verità giuridica: il 18 giugno 2015 Fabrizio Corona non aveva concluso (come qualcuno affermava anche con forza) la sua parentesi con la giustizia, doveva mantenere un comportamento che provasse la sua partecipazione all’opera di rieducazione e dimostrasse il suo impegno per una vera e definitiva inclusione sociale. Lui, Fabrizio non c’è riuscito, almeno per ora. Quindi, quando il 15 giugno 2015 scrivemmo che era falsa la notizia sulla scarcerazione di Fabrizio Corona facevamo giusta informazione. Oggi, la notizia vera, reale e chiara non è che Fabrizio Corona è stato arrestato o riarrestato ma, verosimilmente, ha avuto la sospensione dell’affidamento in prova al servizio sociale. Sarà il Tribunale di Sorveglianza competente per territorio a revocare definitivamente l’affidamento e lasciare che il buon Fabrizio continui a meditare in carcere misura che, a dire il vero, il ragazzo non ha mai amato e che, invece, per il percorso fin qui attuato, sembra meritare. Voi vi chiederete: ma che c’entra? L’esempio è calzante per tentare di analizzare ciò che è realmente una notizia: solo un titolo lanciato male e riproposto peggio dai vari social. Potevamo occuparci del Corona come personaggio “amato” od “odiato” a seconda dei casi. Ci siamo limitati a raccontarvi, invece, il nocciolo giuridico. Tutto questo serve a comprendere molti passaggi, a stare più attenti alle notizie dai 140 caratteri e provare, invece, ad essere più riflessivi in un mondo dove bastano poche parole, ormai, per passare agli insulti e regolare i conti con una pistola.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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