Ci facciamo così fieri della nostra ecologia, della nostra coscienza verde, e poi anche dalla nostra stampa tanto politicamente corretta ci beviamo le notizie sugli animali selvaggi e assassini. Vedo in una home page, clicatissima, la notizia con tanto di video di due cornacchie che attaccano i condomini di un palazzo romano quando varcano il cancelletto accanto al quale c’è il nido con i loro piccoli. “Qualcuno è finito persino al pronto soccorso”, si specifica, spargendo il terrore su queste bestie che, da che mondo è mondo, vivono a contatto con l’uomo e si sa benissimo che come la maggior parte degli uccelli e degli altri animali sono aggressive quando ritengono che la prole sia in pericolo. Anziché starci normalmente un po’ attenti quando ci si passa vicino, si crea un caso, si amplifica il problema e si mette un altro mattone a questo nuovo mondo che crollerà perché l’uomo lo vuole sempre più soltanto per sé, non lo vuole condividere neppure un po’. Le cornacchie sono pericolose, i cinghiali uccidono come banditi nelle campagne, le volpi che si avventurano vicino alle case possono rapire i bambini dalle culle. Negli ambienti fortemente antropizzati quali le città, non ci basta il giusto mezzo, cioè difenderci da topi, scarafaggi e zanzare: ogni forma vivente che non sta rispettosa al suo posto in ogni circostanza, divertendoci da lontano con la sua presenza e possibilmente con un canto aggraziato, ci fa ribrezzo e paura. E per di più, a frotte sempre maggiori, andiamo a rompere le balle agli animali selvatici nei pochi luoghi dove ancora stano tranquilli, facendoci riprendere da batterie di telefonini mentre li spaventiamo con fuori strada blindati e il loro terrore di leoni, tigri, elefanti e giaguari stuprati nella loro natura dalla nostra sete di conquista di nuovi spazi, lo spacciamo per ferocia nei nostri confronti. Andiamo, con l’attrezzatura mentale e l’abilità subacquea di un frequentatore di piscine fuori terra di gomma, nelle acque abitate da squali e quando accade un incidente diciamo che lo squalo è feroce ed è una vergogna permettere che stia insieme ai bagnanti. Non abbiamo capito che la cultura ecologica, quella della salvezza, non è essere alla moda comprandoti la macchina elettrica anche se non sai dove fare il pieno, ma parte dal sopportare due cornacchie accanto a casa tua che custodiscono i loro pulcini.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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