Sto interrogando letteratura in III e il rumore delle nocche sulla porta interrompe la lezione. – Toc Toc! – – Avanti – Spalancano e varcano la soglia cinque o sei alunni di V, rappresentanti di istituto. – Buongiorno prof, possiamo rubarle qualche minuto? – – Certo – Entrano in classe tenendo le mani giunte, come durante un’orazione. Guardo meglio e scorgo che custodiscono delle scatoline di cui ancora ignoro il contenuto. – Come lei ben sa, prof., oggi è… ? – – La giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Mi state interrogando? – – Brava, risposta esatta. Lei scherza, ma qualcuno non lo sa. – – Maschio, scommetto. – -Sì – – E comunque, in occasione di questa giornata, abbiamo deciso di fare dono di una coccarda a tutte le donne della scuola. – Si avvicinano alla cattedra e ne poggiano una, insieme ad uno spillo, sul mio registro. Poi si sparpagliano nell’aula per distribuire le altre alle loro compagne. E io resto lì, ad osservarli con un sorriso beota sulle labbra pensando che studiano poco e conoscono malamente la letteratura. Ma, con questi spiragli di sensibilità, forse qualche speranza nel futuro c’è ancora…
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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