A volte sfogliando un quotidiano, magari durante una pausa pranzo, a fine lettura, si ha la sensazione di vivere dentro una puttana. Con tutto rispetto parlando per le puttane, ché chi ha letto “Memorie di una maîtresse americana” di Nell Kimball sa di cosa parlo… E’ che, nella sintesi delle notizie di un quotidiano, il nostro paese assomiglia sempre più al rutto di una cougar che vuole continuare a sembrare una milf, e invece non è né una cougar né una milf, ma solo una di quelle puttane incontrate nel deserto delle emozioni da Winston in Nineteen Eighty-Four DI Orwell. Ché i suoi numeri, a fine lettura, sono quelli del meretricio con l’etica.
Sono stati 29 i morti di freddo assiderati in mare, esseri umani in fuga dalla morte africana e morti per i soccorsi in ritardo: 7 morti subito, gli altri 22 già in salvo sulle barche della Guardia Costiera senza cabinato, e dunque al freddo, morti di freddo. Mare Nostrum si è fermato, è arrivato Triton e con esso la dignità di chiamarsi Stato con la esse maiuscola: Lampedusa è lontana e le navi attrezzate a Malta non partono. Costa troppo. Quanto costa la vita di un negro?
Sono stati in 314 i voti positivi e la Camera dei Deputati, poco tempo fa, ha approvato l’attribuzione del conflitto tra poteri dello Stato sul caso Ruby: i nostri rappresentanti in Parlamento sostengono che, siccome Berlusconi credeva che Ruby fosse la nipote di Mubarak, il presidente del consiglio avrebbe agito nell’esercizio delle sue funzioni e quindi risulta non processabile che dal Tribunale dei Ministri. Per questo motivo, la Camera ha dato mandato per il ricorso alla Corte Costituzionale. Il successo del centrodestra, sperato e scontato, ha ottenuto 3 voti in più, rispetto ai deputati nelle sue disponibilità. Toghi. Oggi si scopre che B. ha comprato il silenzio sulle notti di Arcore e i nostri rappresentanti hanno venduto la nostra disgnità di rappresentati.
Sono 108 le pagine del Rapporto di accusa della Procura di Cremona contro il calcio italiano: molti hanno mentito, molti hanno stretto storti accordi per truccare le partite e ciò che doveva e poteva essere un bel gioco appare come una puttana da spremere per far soldi, tanti soldi. E, nelle pagine, fiorisce un fiore marcio che prende il nome di Conte, imposto allenatore della Nazionale del nostro paese da parte di Carlo, il Taveccchio imposto dalle nostre Istituzioni, quel Tavecchio che i negri devono solo ringraziare che qui non mangiano solamente banane ma anche spaghetti e prelibatezze varie. E il Conte appare poco nobile e molto di italico carattere nella difesa personale, urlando “Io resto qui, che piaccia o no”. Togo, anch’esso.
Sono 2621, gli articoli del Codice Civile, prima del 2622, quello che “depenalizza” il reato per le false comunicazioni sociali, il falso in bilancio. …Che è cosa seria, in economia, il bilancio di un’azienda: serve agli altri, alle banche per farti credito o mandarti a cagare, ai fornitori se continuare a fornirti o sfancularti, agli azionisti, se tenere le tue promesse di pagamento, comprarne altre o vendere ciò che si ritiene essere feccia agli altri. Chè prima se ti beccavano, normalmente, ti beccavi fino a 5 anni. Ora no, massimo 2 anni e la punibilità è esclusa se le falsità o le omissioni non alterano in modo sensibile la rappresentazione della situazione economica, patrimoniale o finanziaria della tua società. Ed è sempre esclusa se le bugie ti consentono di metterti in tasca dei soldi perché hai modificato il tuo patrimonio non oltre il 5% delle performance annuali. E ora il dramma è se abbassarlo al 3 o tenerla al 5, quella clausola salva imbroglioni. Ché con il 5% Silvio ancora ce la fa. Ché da quando è stato modificato il falso in bilancio nessuno è mai stato messo in carcere con condanna definitiva né multato dal Prefetto competente: troppo toghi.
Sono oltre 7mila gli italiani toghi che ne hanno nascosto soldini presso la Hsbc in Svizzera. E quei 7mila ne hanno imboscato 6,5 di miliardi di soldini presso quei depositi dove fanno cioccolato buono e orologi che non sgarrano. 7mila: gente che non paga le tasse, soldini che lasciano le possibilità di essere tramutati in qualcosa che assomiglia al cioccolato, ma quello italiano, in termini di più welfare, defiscalizzazione di aziende, di persone fisiche, costruzione di infrastrutture… E’ che siamo forti coi deboli e seghe con i forti: ché a distanza di cinque anni dalla consegna alla Magistratura della lista dei 7mila nomi ne sono stati puntiti e hanno pagato solo in 190: il 2,71%. Toghi, noi: 30 milioni di euro recuperati a fronte di un miliardo e 700 milioni di evasione accertata.
E’ che siamo davvero un paese in decadenza, come il belletto che si scioglie nel viso rugoso della puttana di Winston dopo un veloce amplesso. Ché Orwell ci aveva visto giusto e lontano e noi non facciamo altro che rimettere altro belletto sopra quello sciolto, solo per nascondere agli altri e a noi stessi ciò che siamo davvero diventati: il rutto di una vecchia e brutta cougar.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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