No, per favore. Non invocate burnout, processo stressogeno da carichi di lavoro alienanti o altre patologie professionali. Quei 14 operatori sociosanitari della clinica di Decimomannu, quelli che abbiamo visto scagliarsi con ferocia sugli ospiti disabili, hanno un solo nome: si chiamano bastardi.
Perché ci vuole una dose infinita di cattiveria per accanirsi contro chi, già estremamente fragile e provato, avrebbe bisogno di amore e comprensione. E guanti di velluto. E carezze leggere. E sorrisi rassicuranti. Anche quando pulire i loro culi fa storcere il naso. Anche quando cadono dalla sedia a rotelle, perché i loro muscoli non rispondono agli impulsi e diventa faticoso afferrare un peso morto per rimetterlo a sedere.
L’ho visto quel filmato shock. L’ho vista la brutalità di calci e schiaffi. Alcune cose che vedo, le sento talmente violente che mi scuotono profondamente. Altre mi fanno rovinare a terra con la faccia sull’asfalto. Era cattiveria, quella che ho visto. Pura, disgustosa e gratuita. Lo è sempre, del resto. Ma stavolta ancor di più. Nascosta da qualche parte dentro quei 14 bastardi, esplosa schifosamente all’interno di stanze sterili. Sterili di tutto, di amore, di benevolenza, di comprensione, di umanità. Ognuno di quei 14 bastardi ha una bomba dentro di sé che nessuno è in grado di disinnescare.
Chiudeteli da qualche parte e lasciateli soli, per favore. Ad annaspare nella loro spietatezza. Perché la coscienza tornerà a dare segni di vita, prima o poi. Allora il suo urlo darà il voltastomaco. E allora ritrovarsi soli diverrà il più spaventoso degli incubi.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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