Stasera ho avuto un problema di salute e sono dovuta andare dalla guardia medica. Ho parcheggiato davanti all’ambulatorio, sono entrata e non ho dovuto fare neanche un minuto di fila. Mi ha ricevuto un medico affabile e preparato che- neanche a farlo apposta- era specialista per il problema che mi aveva portato lì. Mi ha fatto un test che neanche pensavo si potesse fare fuori da un laboratorio analisi. Mi ha ascoltata con attenzione, poi mi ha spiegato cosa avevo e mi ha prescritto le medicine giuste. Sono uscita dall’ambulatorio alle 20:30. La farmacista (che oltre ad essere giovane e in gamba è pure gentilissima) è uscita di casa sotto la pioggia, ha aperto la farmacia per me e mi ha dato il farmaco di cui avevo bisogno, regalandomi pure un bel sorriso. Vivo in campagna, in un paesino di neanche duemila abitanti, in Sardegna. Dubito che a Roma avrei avuto un’esperienza simile. Ho ricordato le perplessitá di un’amica, quando sette anni fa le ho detto che mi sarei trasferita qui: “Come fai a vivere su un’isola? Se hai bisogno di cure mediche di alto livello?”. Ho sorriso e mi sono sentita molto fortunata.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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