Da gennaio ad oggi ne sono morti 10 al giorno, in mare. Almeno quelli recuperati. Ché la tragica statistica si fa solo con i numeri evidenti, non con quelli nascosti. E oggi, molto probabilmente, quei numeri si gonfieranno di altri 700 cadaveri. Una tragedia immane che, almeno nella giornata odierna, imporrebbe almeno un minimo di rispettoso e umano silenzio.
Ma la modernità, a quanto pare, se ne frega del rispetto e alimenta quanto di più lontano ci sia dal rispetto: idiote considerazioni tecniciste, idiote considerazioni elettorali, idiote idiozie senza altre possibilità di qualificazione.
Un pezzo dell’indipendentismo sardo, per penna di Adriano Bomboi, ci tiene a qualificarsi come non razzista, ignora o tace sulla complessità delle contingenti condizioni geopolitiche africane alla base delle migrazioni. addossando- alla stregua di una Salvini in salsa sarda- le responsabilità delle stesse allo Stato Italiano: “Spagna e Inghilterra dicono no all’operazione Mare Nostrum dell’Italia: non si tratta di razzismo, ma Roma incentiva i tentativi di sbarco e aumenta il rischio di tragedie come questa. In Italia però non si può dire, altrimenti ci si scontra col buonismo d’accatto e con l’ignoranza di chi ha confuso un’operazione militare con un biglietto verso le nostre coste. Ha ragione Bassani, “il nostro problema non sono i Rom o i barconi, ma Roma e i baracconi”.
Un pezzo di Forza Italia, per bocca di Daniela Santanché, ci tiene ad invocare un attacco armato:”Bisogna affondare i barconi. Non ci sono altre soluzioni. Meglio un atto di guerra che perdere la guerra”.
Un pezzo della Lega, il già citato Matteo Salvini, sbraita: “L’ipocrisia di Renzi e Alfano crea morti”.
L’unica differenza tra i tre è che gli ultimi due sono anche pagati da tutti noi contribuenti, l’indipendentista no. Queste perle di “robusto, saggio e proficuo tecnicismo” ce le regala gratis.
Poi c’è anche chi non fa sciacallaggio (che sia tecnico o meno, sempre sciacallaggio è), come Medici senza Frontiere, e si mobilita in autonomia: a partire da maggio, MSF avvierà per la prima volta attività di ricerca e soccorso in mare, anche in collaborazione con il Moas (http://www.moas.eu/). Un’operazione decisa in via straordinaria per far fronte al drammatico aumento di persone recuperate – e decedute – quest’anno nel Mediterraneo.
Chi non vuole fermarsi alle idiozie di circostanza e prendere coscienza di alcune iniziative di sostegno alle persone in fuga dalle disgraziate, tragiche e pericolose condizioni del paese d’origine, iniziative molto lontane dal “buonismo d’accatto” vomitato da dietro una tastiera, può leggere le info della campagna di MSF #Milionidipassi: www.milionidipassi.it.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
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