Il Giro d’Italia è andato in archivio da qualche settimana e con lui le polemiche sull’utilità del suo passaggio in Sardegna. Ho ricevuto oggi questa segnalazione da Valerio Perantoni, direttore del villaggio camping Golfo di Arzachena. Ritenendola molto utile, ve la propongo. Francesco Giorgioni, direttore di Sardegnablogger
Quelli che ti invio per foto sono un gruppo di inglesi, come vedrai non di primo pelo, che sono voluti passare per queste strade dopo averle viste nelle immagini del Giro d’Italia.
Me lo hanno detto chiaramente che sono rimasti assolutamente affascinati dalla pedalabilitá (mi si passi l’orrendo termine) e hanno deciso di ripercorrere le tappe Sarde, con tanto di maglietta celebrativa.
Si sono trovati davanti al cancello della mia struttura e sono saliti per mangiare un bel panino e bere birra (il miglior integratore della terra). Mi andava di condividerlo con te perché so quanto hai a cuore questo tema. Ma fino a che avremo ottusità e persone che non capiscono che la strada del turismo sportivo / sostenibile potrebbe davvero rappresentare il punto di svolta per una stagione allungata e più fruttuosa, staremo al palo attendendo che qualcuno ci cerchi su booking. Colgo l’occasione per salutarti. Ciao, Valerio
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo e-book "Cosa conta".
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