Ciao, sono tornata. Credavate che me ero arrabbiata dopo la lettera di dimissioni che ne ho fatto? Mavvai! Matte lo sa, che io a volte mi arrabbio e sbatto i pugni sotto il tavolo, ma poi già mi passa.
No, ora è un momento importante perché stiamo per leggere il Presidente della repubblica. Mi pare che il PD sia un po’ in una fase di stalla. È una barca senza consiglio. E io un consiglio glie lo vorrei dare, a Matte. C’ho un nome bomba, per il Quirinale, che se mi danno a mente ne usciamo a razzo da questa situazione di enplein in cui si sono infilati. Ma cosa a razzo? Ne usciamo a rotta di Colle, diciamo. Sebastiano Mattarella (o Piersandro? boh. ora c’ho un raptus). Dai che lo conoscete. Chissà quante volte l’avete visto da Costanzo. Mì che ne ha fatto anche il Ministro della diffesa e ne era sceso un paio di volte in conca magna a tranquillizzare tutti che l’uranio imbastardtito non era tossico. Vabè. Comunque. Sono sicura che lo conoscete. Ajò! Mì che c’ha i capelli bianchi, che sembra mio zio Augusto. Non celavete presente? Ajooo che non è possibile. Mì che è quello che ha inventato il porcellum. Vabè, se non avete capitto non posso farci niente. Comunque, è uno bravo. Fa il dietologo, mi pare. Dice che è un’esperto mondiale di costituzione. Secondo me non c’è ntra molto con il presidente della repubblica, ma non fa niente. Che non vuol dire che uno fa il dietologo e non può essere un bravo presidente. Anche Cossiga lavorava in miniera e poi ha fatto il presidente che ancora se ne ricordano tutti. Anzi! È grazie al suo mestiere che è passato alla storia col soprannome di picconatore. Che se d’era un farmacista o uno dontoiatra, non lo so se ne passava alla storia allo stesso modo.
Comunque. Stasera telefono a Matte e glielo dico. Che l’ho visto un po’ albacchiato con questa storia del nazarellum. Dev’essere che la vicinanza di Silvio non gli fa bene. E già lo credo! Io glielo detto, glie lo detto, gli elo , insomma, Matte lo sa perché ha parlato con me, che non deve stare appresso a Berlusconi, che un giorno o l’altro si trova dentro a uno di questi Bungalow che lui ogni tanto ci andava, e non lo so come ne esce. Comunque. Adesso se Matte mi da a mente a me e ne fanno presidente a Piersandro, vedrai che governiamo fino alla fine della legislazione. Mi pare che ne abbiamo ancora sette anni, se non ricordo male. Avvoglia a fare sfracelli in sette anni. Già, ne ho proposto di rinnovare la nostra bella bandiera. Non che c’ho niente contro i quattro mori. Già lo sapete che non sono razzista. No, è che i giganti mi sembravano più azzeccati per rappresentarci a noi sardi nel mondo. Anche lì, i soliti invidiosi. Su internet appena che ne ho messo la foto con la bandiera con i giganti, ih!, subito che mi hanno preso in giro che così non si faceva, che i mori non si toccano, e chi mi ha messo le bandiere con la ichnusa, e chi me ne ha messo quella con quattro pecore. Insomma. Secondo me non hanno capito lo spirito della proposta. Io volevo solo fare una bandiera per il comitato dei cinquantenni della festa patronale a Sorgono. Mica volevo cambiare la nostra bandiera per sempre. Ma per chi mi hanno presa? Mì che ciò due laure. Comunque, lasciamo perdere, che a lavare la testa all’asino si perde l’asino e la saponetta. Ah! Pure la bandiera con l’asino mi hanno fatto. Me ne stavo dimenticando. Vabè. Cos’è che stavo dicendo? Ah, di Piersandro. E di Matte. Che se mi danno ascolto, domani o al massimo la prossima settimana ne facciamo un Presidente nuovo di zecca. Lo so, c’ha tutti i capelli bianchi. Certo, non è come il ministro greco, che me ne sembra uscito da un film dazione. Ah? Pitticcu su troncu! E vabbè, tutto non si può avere. Piersandro c’havrà pure i capelli bianchi, ma almeno sono normali, non elettrificati come quelli di Zanda. Che poi, a me l’uomo col capello bianco non è che mi dispiaccia. Certo, non è che un Presidente lo leggiamo per essere un fotomodello che ne fa le sfilate al Quirinale. No, un Presidente può essere bello o brutto ma l’importante è che sia un buon albitro. Infatti io sono sicura che governerà bene. Meglio anche di Napolitano. Mischino. Ma l’avete visto quando è tornato a casa sua, nei monti? Che accoglienza che gli hanno fatto a lui e a Cloe? Madò! Io non lo so se quando ne finisco io ( per gli invidiosi: non è per adesso!) mi faranno un accoglienza così festiva al mio paese. Non lo so. Devo organizzare bene. Vabè. Bando alle chiacchere, che ancora ne manca un bel po. Ora c’è da avvisare Matte di questa idea strabigliante che ne ho prodotto, prima che me la fregano. Tutta la notte pensandoci. Questa volta faccio il botto. Questa volta il posto da soprasegretaria non me lo leva nessuno.
Ciao
Ps. Mì che non ero arrabbiata laltra volta
ppS. Mì che però un po’ arrabbiata lo ero, ma non che mi volevo dimettere davvero. Volevo dare una scossa.
PSp. Mì di avvisarmi se quei bastardi di Sardegnablogger me ne fanno un altro, di scherzo. Che non fa a dire niente che subito loro mi fanno la parodia.
Ppss Ciao!
Nacqui dopopranzo, un martedì. Dovevo chiamarmi Sonia (non c’erano ecografi) o Mirko. Mi chiamo Luca. Dubito che, fossi femmina, mi chiamerei Sonia. A otto anni è successo qualcosa. Quando racconto dico sempre: “quando avevo otto anni”, come se prima fossi in letargo. Sono cresciuto in riva a mare, campagna e zona urbana. Sono un rivista. Ho studiato un po’ Filosofia, un po’ Paesaggio, un po’ Nuvole. Ho letto qualche libro, scritto e fatto qualche cazzata. Ora sto su Sardegnablogger. Appunto.
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