Se n’è andata la Signorina Carlo, insieme alla sessuologa Merope Generosa, la Sora Flora, la Lucia stralunata dei promessi sposi del trio Marchesini Lopez Solenghi. Lei, Anna, diva per caso, grandissima attrice, una carriera di tutto rispetto, ci ha lasciato da qualche ora. Anna Marchesini non c’è più. Ho letto un suo libro “il terrazzino dei gerani timidi” dove si scopre tutta l’immensa dolcezza e intelligenza di una donna amatissima e stimata da tutti. Insieme a Mariangela Melato e Monica Vitti Anna Marchesini rappresentava, almeno per me, l’attrice italiana completa, brava, seria, meticolosa. E triste. Quella tristezza che si nascondeva tra la dolcissima Signorina Carlo, o ancora, nella stralunata dottoressa Merope Generosa che consigliava, con ammiccamenti gutturali, soluzioni sessuali sinceramente esilaranti e indimenticabili. L’annuncio della morte di Anna Marchesini, ormai malata da tempo, lo ha dato su Facebook suo fratello Gianni. “Prima che lo sappiate da quel tritarne dell’informazione”, ha scritto in un post apparso nella sua pagina “tengo a dirlo io. Ora in questo momento è morta mia sorella Anna Marchesini. Grazie a tutti. Non sarò in grado di rispondervi”. Anna Marchesini aveva 63 e ha attraversato un pezzo della mia vita e quella di tanti altri. Gli attori sono dei personaggi a volte irraggiungibili ma sanno essere di casa quando con loro ci si trova bene. Lei era, per me, una di casa, con la quale potevo permettermi di trascorrere qualche ora. Ho praticamente guardato tutto ciò che ha proposto in televisione: da tasto matto a Fantastico, passando per Sanremo. Il trio Marchesini Lopez Solenghi è stato un sodalizio strepitoso: ironia mai banale, satira a volte eccelsa. Lei, però, era il motore dell’auto. Anna Marchesini è stata un fuoriclasse autentica, aveva i tempi comici dei grandi attori, le pause perfette per recitare. Per me, oggi, se n’è andata la Signorina Carlo, impacciata, che ripeteva la frase che divenne un tormentone: “siccome che sono cecata”. Passano in rassegna i suoi moltissimi volti, il suo strepitoso modo di parlare, l’incontenibile ricerca della parola giusta (precipintandicisisi precispitandiscsis ci sisi si si) riuscendo a riempire lo schermo con il linguaggio del corpo. La signorina Carlo non c’è più. Ma “siccome che sono cecato” non ci credo e continuo a pensare ad Anna Marchesini come una delle più grandi attrici italiane di teatro, che con naturalezza continua a sorriderci con gli occhialini stretti della improbabile e gioiosa Signorina Carlo.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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