Dovrebbero essere tempi di formiche e non di cicale. Di paziente accumulo di informazioni, di segrete indagini e concatenazioni deduttive, di riservate strategie di difesa della nostra sicurezza. Invece si racconta ogni cosa con minuzia di dettagli, dai luoghi sensibili di possibili attacchi terroristici, alle possibili modalità anche con armi chimiche, che se non ci ha pensato il nemico glielo ricordiamo noi, alle strategie di difesa in allestimento, ai punti di debolezza dei sistemi di protezione. L’obiettivo del terrorismo è il terrore. Non quello di chi, di volta in volta, può trovarsi davanti a un fucile puntato contro o coinvolto in una esplosione, ma il terrore che si insinua nella mente di ognuno, il fatto che possa toccare a chiunque e nelle diverse modalità descritte. Quindi, rivelare con puntualità certosina ogni informazione del lavoro di intelligence, ogni progetto strategico di aggressione o di difesa, amplificato dal priapismo giornalistico, è un doppio favore reso al nemico, uno di aggiornamento di mappe e piani strategici e l’altro dell’inquietudine alimentata nelle persone. A meno che non sia un intelligentissimo, raffinato, piano di depistaggio del nemico. Poi, però, penso che il Dicastero preposto è diretto da Angelino Alfano ed è già abbastanza per la mia paura.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
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