Ohi,chi deghe erveghes ana brincadu su muru, si che las collidi unu mezzu a pagare toccada a mie. It’este? No-o! No tenzo tempus,mi! Appo lassau su latte de faghere , chi si guastada. Duos minutos? Ajò,duos minutos. De cale giornale? No, no lu connosco. No lezzo cussos de continente. Finzas sos de inoghe, pagu. Ajò, narami su chi devese narrere. Cussos maccos de Decimonannu chi ana iscuttu? Ite cheres chi ne isca,eo? Ah, ca nacchi chi pro issos no fini pessonas. Cheres ischire comente trattamus sas bestias in Sardegna? Mi chi ses istranu! No l’ischis chi sa bestia no si tocca? E proite la deppo iscudere s’erveghe? Mancu su cane iscudo. Lu cumprendede a sola su chi depede faghere. Carchi orta capida chi la depo occhire,s’erveghe. E finzas su porcu, occo. Ma no este pro mi faghere ubbidire. Sa natura, este, carchi orta. Supridi su momentu e lu depes faghere. Ti pones ind’unu biccu e lu faghese,chena lu faghere soffrire. A l’iscudere? E proite? Unu erme mi dia intendere. Si iscudo s’omine? Carchi orta…dare piseddu ..est suzzessu. Ma appo colliu eo puru. Forzisi aia buffau troppu inu i sa festa. Ma s’omine s’ischidi difendere , sa bestia, no. Este de vigliaccos. Connosco chie iscudede sas erveghes cando est nervosu. Ma est tristu. Iscudede finzas sa muzzere e sos fizos. Finidu? No tappo narau nudda de interessante? Mi lu abbizo dae sa cara. Ascù, si no pones su nome e sa fotografia ti fatto una cunfidentzia. Babbu mi iscudiata, chi su fuste. Ma si calicune li toccaiada sas erbeghes , ogaiada sa lippuzza de cantu si oliaiada. Podiada essere finzas unu de famillia. Cumpresu, tando? Curata cosa chi no lo pessaiana pessonas no la cumprendo. Sigundu me est propriu ca los consideraiana omines e feminas chi los iscudiana. Ca s’omine este imbargosu cando si cagada e no ti ubbidi , ti pare de de ti idere: iffadosu, bruttu, male a domare , tando anziasa sa manu pro segare s’isprigu . E gai no ti ides prusu in cara. E non timese, timese meda. Ma sas bestiasa no, no b’intrana. Eo la pesso gai, no isco si pro issoso este su mattessi. Como lassami istare ca deppo triballare.
(Ohi che dieci pecore hanno saltato il muro e se le piglia una macchina poi pago io.
Cos’è? No-o! Non c’ho tempo mi’. Ho anche lasciato il latte tutto da fare che si guasta.
Due minuti? Avanza due minuti.
Di che giornale? No, non lo conosco. Non li leggo quelli di Continente. Anche quelli di qui, poco.
Dimmi, aiò, cosa mi devi chiedere?
I malati di testa picchiati a Decimomannu? E cosa caspita ne so, io?
Ah, perché dice che per loro non erano esseri umani? E allora vuoi sapere come le trattiamo le bestie, in Sardegna?
Mi’ che sei strano.
E non lo sai che la bestia non si tocca? E perché la devo picchiare la pecora? Manco il cane picchio. Già lo capisce da solo quello che deve fare.
Qualche volta succede che la devo ammazzare, la pecora. E anche il maiale, ammazzo. Ma non è per farmi obbedire. La natura, è, qualche volta.
Arriva il momento… e lo devi fare.
Vai in un angolo e lo fai, senza farli soffrire.
Ma picchiarli… E perché? Un verme mi sentirei.
Se picchio gli essere umani? Qualche volta… da ragazzo… sarà successo. Ma ne ho anche preso. Magari troppo vino alla festa…
Ma l’uomo si può difendere, la bestia no. E’ da vigliacchi.
Già lo conosco qualcuno che picchia le pecore quando ci ha i nervi. Ma non è uno felice. Perché picchia anche la moglie e i figli.
Finito? Non ti ho detto niente di interessante? Me ne accorgo dalla faccia.
Asco’, allora se non mi metti il nome e la fotografia ti faccio una confidenza.
Babbo a me mi picchiava, anche col bastone. Ma se qualcuno gli toccava le pecore, apriva la leppa da quanto si incazzava. Anche se era di famiglia.
Capito, allora? Questa cosa che quelli non li consideravano esseri umani non la capisco.
Secondo me è proprio perché li consideravano uomini e donne che li picchiavano.
Perché l’uomo dà fastidio, se si caga addosso o non ti obbedisce ti sembra di vederti tu: fastidioso, sporco, ribelle e allora alzi le mani a picchiare per rompere lo specchio. E così non ti vedi più in faccia.
E non hai più paura, tanta paura.
Ma le bestie no, non c’entrano.
Io la penso così, non so se per quelli sia lo stesso.
E ora lasciami stare che devo lavorare.)
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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