Sardegnablogger ha sempre sposato una linea totalmente aperta al multiculturalismo e al dialogo tra le religioni, respingendo ogni forma di xenofobia ed esprimendo disgusto per tutta quella classe di politici che sull’odio hanno costruito partiti e carriere. Confermiamo in pieno tutto quanto abbiamo sempre scritto. I fatti di Parigi, però, impongono fermezza ed un appello. Non si può ridurre il tutto all’opera di alcuni fanatici squilibrati, non ci si può trincerare dietro la constatazione che, in fondo, stragi di ogni matrice politica e religiosa sono sempre avvenute, nella storia. Chi della tolleranza e dell’apertura verso il mondo ha sempre fatto una battaglia, oggi si sente direttamente coinvolto. Specie se questi valori li ha diffusi attraverso l’informazione libera. Oggi sono morti dei giornalisti di un paese democratico. Una squadra di assassini ha risposto imbracciando i mitra alle vignette di Charlie Hebdo, ha creduto di cancellare con le raffiche dei Kalashnikov il diritto di espressione. È un atto di barbarie, di inciviltà e di insofferenza cui lo stesso Islam deve rispondere. Non dirò l’Islam “moderato”, dico l’Islam, quello vero, quello nemico della violenza. L’Islam deve isolare, emarginare e segnalare questi assassini o chi pensi di emularne l’esempio. Non c’è altra scelta. Per difendere sé stesso e la sua pacifica essenza dalle volgari generalizzazioni, per garantire la pacifica convivenza e per rispetto di chi si è battuto perché si possa condividere serenamente l’unico mondo che abbiamo. Ai giornalisti di Charlie Hebdo, il saluto commosso della redazione di Sardegnablogger.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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