Se c’è una favola che non ho mai sopportato è quella di Cenerentola. La sfigatella che deve pulire tutta casa perché le sorelle (molto stronze, a dire il vero) si divertono alla festa. Non so neppure chi l’abbia scritta quella stupida storia e non ho mai visto fino in fondo il film di Disney. Quindi, come dire, mi sono perso anche quella cosa legata alla mezzanotte, al principe, alla scarpetta. Stronzate, direbbero nei film americani duri. Stronzate. Ecco, il 2 settembre 2016 a Borutta ci sarà un reading dove tutti gli autori di Sardegnablogger saranno in pista. Tutti? Beh, proprio tutti tutti no. Qualcuno deve restare in redazione è stato detto. “Sai, muore qualcuno, bisogna scrivere il coccodrillo e tu, come dire, sei quello più bravo”. Già. E se non muore nessuno? “Bisogna controllare il sito. Poi sei a dieta. Neppure bevi”. In effetti ero a dieta. Ero. Vorrei ribattere come nei film americano: “Stronzate”. Ma non lo faccio. “Ci sono i giovani”, provo a dire. “I giovani? E tu lasceresti la redazione di sardegnablò ai giovani? Senza esperienza, senza attenzione per le piccole cose?” Stronzate, penso e, distrattamente aggiungo “Ci sarebbero i vecchi”. “I vecchi? Sei davvero perfido, vuoi far scrivere un ipotetico coccodrillo ad un vecchio? Gli verrebbe la depressione”. Li ho guardati tutti. In silenzio. Erano pronti con il vestito della festa. Non ridevano. “Non ci divertiremo, tranquillo”, mi hanno detto. Stronzate. Si divertiranno eccome: Venerdi 2 settembre ore 20.00, cortile delle scuole elementari di Borutta andrà in onda il reading di Sardegna blogger dal roboante titolo “Borutti, sporchi e cattivi”. Siccome io non sono borutto, non sono sporco e non sono cattivo non ci posso venire. Secondo me la favola di Cenerentola l’ha scritta Cosimo Filigheddu su suggerimento di Francesco Giorgioni. Li ho sentiti confabulare quando hanno girato l’angolo e ho anche sentito: “e poi c’è solo vino rosso”. Io rimango qui, nella redazione di sardegnablogger a dar da mangiare ai coccodrilli e verificare che tutto vada bene. Ma se avete cuore, andateci a Borutta e quando siete belli seduti, anzichè applaudire gridategli: “stronzate”. Almeno così ci sarò anche io. Emotivamente.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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