Francamente, io, dei poliziotti olandesi, non ce li vedo a torturare un quasi vecchio di sessantatre anni.
Invece i poliziotti italiani l’hanno fatto con Arnaldo Cestaro: http://video.repubblica.it/cronaca/g8-cestaro-ho-le-scene-del-massacro-sempre-davanti/196986/196014
E, sì, vabbé, al governo c’era Berlusconi e la sua corte dei miracoli, ma a torturare quel quasi vecchio–per la cronaca, io, di anni, ne ho sessantadue–c’erano dei poliziotti, ragazzi, italiani.
Ce ne vuole.
Non è da tutti massacrare un quasi vecchio.
Questi ragazzi italiani ci sono riusciti.
Hanno massacrato un quasi vecchio nel nome dello stato italiano.
Perché sarà anche vero che al governo c’era il pregiudicato Berlusconi, ma è anche vero che quei poliziotti–quei ragazzi–sono stati selezionati e addestrati indipendentemente dal governo allora in carica.
Sono stati selezionati bene, visto che non è da tutti massacrare un quasi vecchio.
Ci vuole talento.
Evidentemente sono stati selezionati in base a quel talento e poi addestrati a sfruttarlo, quel talento.
Questo è lo stato italiano, non, semplicemente, il governo Berlusconi.
La legislazione italiana non punisce la tortura.
E si vede.
I torturatori e i loro mandanti hanno fatto carriera: http://www.repubblica.it/politica/2015/04/08/news/diaz_orfini_una_vergogna_de_gennaro_presidente_di_finmeccanica_-111441467/?ref=HRER3-1
Chi non conosce storie di tortura da parte della polizia italiana, scagli la prima pietra.
Eppure c’è voluta la sentenza della Corte di Strasburgo.
L’Europa vuole anche questo, ma questo non ce lo dicono.
L’Europa, la porca Europa, non è soltanto fatta di Merkel e di servacchiotti italiani alla Monti e Letta e Renzi.
L’Europa, la porca Europa, non è soltanto quella dei mercati e dei mercanti.
Ma questo era sfuggito anche alla cosiddetta “sinistra” italiana.
Dico: proibire la tortura non è mai stato un punto nell’agenda della “sinistra” italiana.
Ora, la “sinistra” socialdemocratica storica è in crisi dappertutto: si sono rivelati alla distanza questi traditori individuati a suo tempo dai comunisti.
Si sono scoperti liberali, da quando anche loro hanno condiviso il dovere/piacere delle “responsabilità di governo” in un sistema capitalistico.
Quando si va al governo, si attirano tra i propri quadri anche quegli elementi che si sentono attirati semplicemente dal fatto che stare al governo comporta notevoli vantaggi.
E questi elementi sanno, in genere, anche come occupare i punti nevralgici di un partito.
Fin qui tutto fisiologico.
Tutti i partiti socialdemocratici europei sono in mano alle bagasse e indistinguibili dai loro concorrenti di “destra”.
Ma, sulla questione dei diritti umani, liberali e socialdemocratici europei finora–e proprio in nome di quei principi liberali–non hanno mollato terreno.
Non entriamo per ora nella questione se torturare economicamente i greci sia o no una forma di tortura: restiamo alle definizioni classiche.
Gli italiani–di destra e di sinistra–non hanno finora ritenuto necessario proibire la tortura.
Eja, la tortura, quella che rompe le ossa, anche dei quasi vecchi.
Mai è sorto un movimento di massa che esigesse la proibizione per legge della tortura.
Mai.
Tanta arte in Italia–roba vecchissima–ma poca civiltà.
Mi toccherà davvero diventare indipendentista.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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