Un punto di vista molto condiviso, in questi giorni di zuffe social sulla vicenda, è che il caso Sea watch sia stato un’arma di distrazione di massa per indirizzare l’opinione pubblica su una questione tutto sommato marginale, distogliendola dalle gravi divisioni interne al governo, dai tagli alla scuola, dalle manovre correttive e anche dall’arrivo di altri migranti che, in sordina e lontani dai riflettori, continuano a raggiungere le nostre coste. Invece il caso Sea watch è tutto. Ed è molto più importante degli altri punti che ho appena elencato. Poiché la politica scorre sulle idee e sulla prospettiva di mondo che ciascuno coltiva in sé, non vedo oggi temi che meritino dialettica serrata più del seguente dilemma: vale più la vita umana o la difesa del confine? Non entro nel merito della contesa, anche se la mia posizione è conosciuta. Mi permetto solo di affermare che non c’è nulla di più importante per tutti noi della contrapposizione tra chi vuole una società aperta e solidale, in cui tutti debbano avere una possibilità, e chi invece vede in questo scenario un pericolo, un atto contro natura o un progetto globale del capitalismo per la creazione di nuovi schiavi. Sea watch e Carola contengono queste opposte visioni del mondo, per questo ci fanno accalorare tanto. Non potremo avere pace, fin quando su questa materia non si troverà la concordia. Concordia, per la quale intendo un compromesso civile tra diverse coscienze e non una nave da crociera colata a picco, come qualche politico augurava alla Sea watch.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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