Una tra le cose più insopportabili è andare contro le donne. Soprattutto quelle che occupano il posto degli uomini. In questi giorni la morte della Regina Elisabetta ha in qualche modo amplificato questa strana canea e questo modo di porsi nei confronti di chi assume cariche decisive per il paese e anche in questo caso si comincia a dividere il mondo delle donne tra le buone e le cattive. Elisabetta, conservatrice (e ci mancherebbe, ha vissuto tutta la vita per garantire lo status quo) baciata dalla sorte che l’ha voluta regina (e, quindi, non per meritocrazia) non era tra le donne più amate. Liz Truss, nuova prima ministra inglese non rappresenta, secondo alcuni (e alcune, soprattutto) una vittoria per le donne in quanto ultraconservatrice e di destra, come la Meloni, Le Pen, la Thatcher. Il problema più grosso però riguarda Camilla, la nuova regina consorte dell’eterno principe Carlo oggi diventato Carlo III d’Inghilterra. Camilla non è bella, è antipatica, è una distruggi famiglie, una che ha rubato il posto all’unica, vera e bellissima principessa: Lady Diana Spencer. A parte il tifo sguaiato di certe persone – tifo peraltro incomprensibile su gente finita lì solo per caso – non si capisce perché Camilla non possa andar bene mentre Diana sarebbe stata perfetta. Per l’intelligenza? Camilla non è una stupida, appartiene ad una famiglia nobile, sa stare al mondo e sarà una buona principessa. Per l’amore? Carlo non ha mai amato Diana, è stato, fin da subito, un matrimonio combinato come normalmente accade nell’aristocrazia. Poi, è vero, sono nati i figli, ma Carlo ha amato e ama perdutamente Camilla e su questo amore è apparso sincero, leale. D’altronde i vari detrattori (e soprattutto detrattrici) ricordano il bellissimo matrimonio di Carlo e Diana ma dimenticano una cosa fondamentale: quel matrimonio era stato un errore. Forse imperdonabile, ma un errore. Camilla è stata una scelta e all’amor non si comanda. Da sempre. L’ultimo tassello da utilizzare come arma letale: Camilla è brutta, come Liz Truss, come la Thatcher e come Angela Merkel e le principesse devono essere bellissime, come i principi azzurri.Rimango senza parole. Dovremmo cominciare a rivedere alcune lotte e battaglie forse troppo urlate e poco pensate e declinare i nostri desiderata in un solo e semplice modo: “Vorrei una persona in grado di risolvere i problemi e non mi interessa il sesso e nei rapporti interpersonali vorrei stare con una persona da amare, comprendere, una persona con cui vivere una parte o tutta la mia vita, ma vorrei essere io, insieme a lei o lui a decidere il peso della felicità. Di una donna o uomo carini a governare il paese ne posso fare volentieri a meno (se la bellezza è il solo punto meritocratico) e preferisco persone capaci, leali, serie e oneste. Non siamo ad un concorso per Miss Universo e non basta dichiarare di volere la pace nel mondo. Nella disputa tra ra Diana e Camilla provate a parlare solo d’amore. Il risultato è il silenzio e il rispetto per gli affetti degli altri. Facciamo tutti un passo di danza. Il 14 settembre 1927 moriva Isadora Duncan, pioniera della danza moderna. Bravissima e sfortunata: la sua fu una morta orribile. La sciarpa che portava al collo rimase impigliata nella Bugatti sulla quale era salita.La bellezza è una piroetta leggera ed è più bella se chiudete gli occhi.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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