Scherzo, è ovvio.
Chi mai si permetterebbe di dare del pezzo di merda a un ex-ministro.
Ma figuriamoci!
I ministri sono delle persone rispettabilissime, proprio perché sono o sono stati ministri.
Altrimenti perché sarebbero o sarebbero stati ministri?
Mica siamo scemi noi, a permettere che dei pezzi di merda finiscano a fare i ministri!
Mica ci lasciamo governare dai dei pezzi di merda razzisti che danno dell’orango a una donna solo perché è nera.
Ma cosa stiamo scherzando?
I nostri ex-ministri, quando danno dell’orango a una ministra nera, stanno scherzando!
Gatzu dimò!
Dunque, l’ex-ministro stava scherzando con la ministra allora in carica.
Tra ex-ministri e ministri in carica, si sa, si scherza.
Anzi, il senso dell’umorismo sembra essere un prerequisito per arrivare a diventare ministro.
In Sardegna abbiamo l’esempio lampante del sottosegretario alla cultura: ne stiamo ancora ridendo!
Sempre ridendo ne stiamo.
E Calderoli è un simpaticone che ride sempre anche lui: “Alegher, alegher, el cül l’è semper negher!”
Tanto per fare anche noi i lumbard.
Il Senato della Repubblica ha assolto l’ex-ministro Calderoli–scherzosamente definito da noi: “Pezzo di Merda”: http://espresso.repubblica.it/palazzo/2015/02/06/news/ecco-perche-abbiamo-assolto-calderoli-anche-se-disse-orango-alla-kyenge-1.198341?ref=fbpe
Allora, visto che lui scherzava, possiamo scherzare anche noi.
Io non sono ministro, non lo sono mai stato e mai lo sarò, ma anche io voglio scherzare con Calderoli:
“O arrogu de merda!”
I ministri hanno tutti un gran senso dell’umorismo e lo mantengono anche quando passano all’opposizione.
Calderoli capirà senz’altro la sottile ironia della mia battuta.
Ragazzi: questa è satira!
Je suis Calderolì!
Cito: “Servendomi dell’assoluzione di Calderoli come riferimento giurisprudenziale e della depenalizzazione delle metafore “animalesche”, potrei definire qualche parlamentare donna una zoccola, termine usato per indicare i topi di fogna. Per i consiglieri del Pd che hanno scagionato Calderoli sarebbe un uso pienamente legittimo.”
Ora, se si sdoganano gli “oranghi” per i ministri in carica, non vedo come non si possa sdoganare un satirico “pezzo di merda” per un ex-ministro, parallelamente alle “zoccole”, ugualmente abitanti delle fogne italiane.
Quando voglio, so essere anche io un pezzo di merda.
Pardon, so fare satira anche io.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.020 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design