Porto Torres, un grande paese cresciuto in fretta, con una identità sfuocata, indefinita, variegata, ma con un nucleo di cittadini dalla vena ironica tipica del turritano cionfraiolo, mai spocchioso o maleducato. Porto Torres, la città, il suo porto, dove sbarcano decine di migliaia di continentali che vengono in Sardegna a cercare le Maldive de noantri. Il porto, che scarica dalle “pance” delle navi centinaia di auto che come un serpente si snodano per il Corso e per via Sassari , verso “tutte le direzioni”, verso “tutti i mari” del nord Sardegna e oltre. E in via Sassari il classico distributore a conduzione familiare, con signor Carlino sempre efficiente ed educato, e i suoi ragazzi a pompare carburante in quelle auto, alcune grosse, altre semplici utilitarie, famiglie, coppie, singoli o ammogliati e pure alcuni con certe facce come quelle descritte con pungente ironia da Marco Piras qualche giorno fa. Gentile e premuroso signor Carlino, sempre con la paletta in mano e con la scopa a pulire il piazzale, che ci tiene a far bella figura con tutti e soprattutto con i forestieri. E quando arriva quel Mercedes grigio-metallizzato-ultimo-modello con a bordo un omone con una improbabile maglietta alla Salvini lo guarda col sorriso sulle labbra e lo osserva mentre con naturalezza, quell’omone simil-milanese, vuota a fianco alla sua auto il contenuto del portacenere, che ne deve aver fatto di chilometri per contenere quelle decine di cicche schiacciate e puzzolenti. Non si scompone signor Carlino, si avvicina con la scopa e la paletta, raccoglie con cura fino all’ultimo granello di cenere e sorride, si sorride, signor Carlino, fa il giro del Mercedes e arrivato alla portiera-lato-passeggero la apre, vuota il contenuto sul tappetino e: «Sa, noi ci teniamo alle nostre cose, e questa, se permette, è roba sua, buone vacanze»…
pubblicato il 9 luglio 2015
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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