Sono in macchina, incolonnata in una coda di lamiere e quattroruote ferme in fila a uno Stop, il parabrezza comincia a punteggiarsi di gocce via via più fitte.
Davanti al cofano sbuca quella sagoma minuta, alla quale non riesco a dare un’età. Forse 80 ben portati oppure 70 portati male. Diciamo 75 e non ne parliamo più. Ha due buste enormi, una in una mano e una nell’altra. Non è la dea Kali, ha solo due braccia e allora non c’è scelta: l’ombrello resta chiuso e appeso nell’incavo del gomito.
Piove dalle nuvole sparse, piove sulle tamerici salmastre e arse.. Un cazzo, le piove sulla testa e sul cappotto! Lei strizza un po’ gli occhi e procede senza tentennamenti.
Due omaccioni alle sue spalle affrettano il passo e la superano, non hanno ombrello e bisogna fare presto.
Esco dallo Stop e la corsia nella quale mi sono incanalata mi costringe ad imboccare la direzione opposta alla signora. Accelero, faccio il giro della rotonda e torno indietro per raggiungerla.
Eccola lì, la scorgo che cammina rasente al muro, ha una busta sola nella mano destra, accosto:
– Signora, ha bisogno di un passaggio o un aiuto per portare le buste? –
Un sorriso le illumina il volto e aggiunge:
– Grazie, non c’è bisogno: è arrivato lui, mi’ – e, tirando su il mento, mi indica un tizio di spalle.
Quello si gira e distinguo un ragazzo senegalese col suo borsone di DVD e calzini appeso a tracolla e l’altra busta della signora in mano.
E voi, uomini locali, che poco prima avete affrettato il passo incuranti di tutto, baciategli il culo a quel senegalese a cui chissà quante volte avete detto “Tornatene a casa tua, prima gli italiani“.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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