Ma perché ci beviamo ogni cazzata? Ma perché sembra che ci provochi piacere essere presi per il culo?
Il solito ignoto prende una pagina de La Nuova Sardegna col resoconto della visita di Laura Boldrini, modifica titolo e catenaccio e attribuisce alla Presidente della Camera un clamoroso infortunio: l’avere scambiato Grazia Deledda per una pittrice. Viene trasformata anche la firma dell’articolo, attribuito ad una Valeria Gentili: quasi omonima di una bravissima blogger sarda, tanto per accrescere l’attendibilità della notizia. Però ci vuole poco per capire che è una bufala e, nel dubbio, basterebbe un minimo di verifica per accertarlo. Invece fioccano condivisioni e commenti sarcastici. Per chi crede a qualunque cosa, se un post viene pubblicato su Facebook non può che raccontare una verità. La Boldrini può apparire antipatica e atteggiata: i razzisti la considerano il primo difensore dei diritti degli odiati extracomunitari, altri non hanno capito il senso della sua visita in Sardegna e lo hanno letto come un arrogante atto di dominio da parte dello Stato prevaricatore. Però se si vuole criticare la Boldrini e ciò che rappresenta, si contestino i suoi gesti e le parole che ha effettivamente pronunciato. Se invece si ricorre alla calunnia attraverso pure falsità, si dimostra una certa penuria di argomenti. Il problema, però, non è chi (magari solo per divertirsi) ha confezionato la bufala. Il problema, secondo me, sta in chi se l’è caricata in bacheca senza un minimo di controllo. Perché Berlusconi ha comandato per vent’anni ripetendo sempre le stesse frottole ma riuscendo, ogni volta, ad ingannare infallibilmente la maggioranza degli italiani? Per l’incapacità a distinguere la verità da una bufala grande quanto una casa. Guardando quanta gente sta condividendo questa balla ne avrete immediata dimostrazione.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo e-book "Cosa conta".
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