Vicino alla scuola dove insegno c’è un istituto comprensivo. Quando le mamme dei bimbetti della primaria, o anche delle medie, non trovano parcheggio accanto al banco del figlio capita che posteggino decine di metri lontano dalla scuola dei loro pargoli, sotto le finestre di alcune aule del nostro Istituto. Spiegavo storia l’altra mattina, alla prima ora, quando sono stata interrotta da urla disumane provenienti dalla strada.
– IO CI SONO NEL GRUPPO E VE L’HO SCRITTO IERI SERA. A TUTTE, E ALLORA???? –
Un’altra voce timidamente ribatte, ma il tono è più basso e non riesco a individuare le parole. Provo a ignorare quell’anomala colonna sonora che fa da sfondo alla lezione e cerco di proseguire con la rivoluzione del Neolitico. Nulla. Gli alunni, distratti da quel vociare forsennato, hanno il naso incollato ai vetri.
– DATE SEMPRE LA COLPA A ME, ANCHE L’ANNO SCORSO PER IL LAVORETTO DI PASQUA. MI SONO STANCATAAAA! –
Faccio due passi verso la finestra per dare un’occhiata, c’è una donna che sbraita in mezzo alla strada e altre, ognuna accanto alla propria auto, aspettano forse la fine dell’arringa per andare via. Ma quella, l’urlatrice, prosegue senza sosta e deduco che la diatriba andrà per le lunghe.
– Cess, professore’… ma sente che urla? Sembra una pazza. – – Eh sì, mi viene difficile anche continuare la lezione – – La riprenda col cellulare e poi la mettiamo su youtube – propone uno scricciolo, come avesse partorito un’idea straordinaria. – Ma scherzi? Assolutamente no: è un reato – – Bah, un reato adesso… – – Certo che lo è, pubblicare il filmato di qualcuno senza la sua autorizzazione è una gravissima violazione della privacy. – – E allora le dica di smettere, ché ci sta disturbando. – – Ma nemmeno. – -Perché no? – – Eddai, non posso fare la prof. anche con le mamme, chiudi la finestra piuttosto. Così attutiamo il rumore. –
Quello scricciolo si avvicina alla finestra e che fa? Anziché chiuderla, inaspettatamente, la spalanca. Poi mette le mani sui fianchi a mo’ di anfora e con tono perentorio:
– SIGNORAAAA, PER FAVORE PUO ABBASSARE IL VOLUME CHE QUI STIAMO FACENDO LEZIONE E LEI CI DISTURBA? GRAZIE. – Chiude la finestra, lasciandoci tutti senza parole. La signora abbassa il volume e non la sentiamo più.
Morale: quando una signora urlante incontra un alunno urlante, che le insegna le buone maniere, la signora urlante è una donna morta.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
Da Mattarella a Zelensky passando per Sanremo.
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
Un rider non si guarda in faccia (di Cosimo Filigheddu)
Ciao a Franco dei “ricchi e poveri”. (di Giampaolo Cassitta)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo non esiste (di Francesco Giorgioni)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.023 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design