Tempo di esami di maturità in questo torrido luglio che anziché fare il pendolare preferiresti trascorrerlo il spiaggia, con quegli stessi amici con i quali invece sei costretto ad andare a Sassari per seguire gli ultimi sgoccioli si quegli orali…chi no’ ti passa più. – Biglietto, prego – chiede con l’austerità che si addice a chi porta una divisa..
Momenti di imbarazzo serpeggiano evidenti tra il gruppo.
-O cazzo, io non ce l’ho..
– BIGLIETTO PREGO! – Il tono stavolta è perentorio e severo.
E lì succede il patatrac.
Matteo e Federico non hanno il biglietto e cercano in tutti i modi di spiegare che non hanno fatto in tempo ad acquistarlo, anzi, proprio non avevano manco i soldi, e allora…. – Dai signora, non sono questi pochi spiccioli che faranno fallire Trenitalia, pensi alla liquidazione milionaria di Moretti, quello che è stato anche condannato per la strage di Viareggio..
Ma niente, la capotreno alza la voce, sbraita, grida, alla fine si allontana.
-Abbiamo vinto- pensano i ragazzi.
Manco per idea!
Arrivati a Sassari, alla stazione trovano la Polfer ad attenderli: tutti identificati e tutti riaccompagnati a casa.
Fine!
Noneee!!
Titoloni sui giornali, in un crescendo di drammaticità che va dal
Capotreno aggredita e palpeggiata sul treno Porto Torres-Sassari;
Gruppo di viaggiatori molesta sessualmente capotreno a Porto Torres. La donna ricoverata in stato di shock;
Capotreno violentata sulla Sassari-Porto Torres;
al Capotreno stuprata da venti passeggeri privi di biglietto.
Sono bastate poche ore, tanto lunghe quanto drammatiche, per capire come realmente si sarebbero svolti i fatti.
Ore dense di scompiglio, di istigazioni alla rivolta, alla vendetta, alle spedizioni punitive, alla cacciata degli intrusi violentatori di donne e mangiapane a tradimento.
Si perché non si trattava di studenti, ma di otto giovani nigeriani, due dei quali privi del “titolo di viaggio”, che speravano di farla franca come tutti i “portoghesi” di cui sono pieni i nostri mezzi di trasporto pubblici.
Portoghesi che non vengono dal Portogallo, ma dalle nostre città o dall’estero, che hanno la pelle bianca, nera o gialla, tutti squattrinati, tutti con la necessità e la voglia di andare da una parte all’altra per cercare di sbarcare il lunario.
No, non erano studenti, ma non fa differenza!
Di sicuro se fossero stati studenti o nostri connazionali non si sarebbe montato tutto quel casino, quell’istigazione alla vendetta e alla cacciata di negri che stuprano le nostre donne e vengono mantenuti a casa nostra con i trentacinque euro al giorno che si pappano le cooperative.
Erano nigeriani!
L’intolleranza, la xenofobia e il razzismo li ha fatti diventare in pochi minuti stupratori.
Per fortuna sui treni sono funzionanti gli impianti di videosorveglianza, che smentiscono, a volte, i comunicati di qualche pseudosindacalista al quale piace vincere facile.
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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