Ci sono quarantaquattro gatti in file per tre con il resto di due, quarantanove milioni di euro che ballano sulla cassa del morto e la nave non riesce ad entrare in un porto. Ci sono molti ministri che contano con il pallottoliere Due squadre di calcio sono ventidue uomini Il quadrato di sette sono quarantanove uomini con il respiro corto Quarantanove vite e novantotto occhi chiusi e la nave non riesce ad entrare in un porto. Ballano i numeri come alla fiera dell’est dove c’era il toro che bevve l’acqua e spense il fuoco e brucio il bastone che picchiò il caneQuindici uomini sulla cassa del morto Ministri di paura e di vendetta che non sentonoQuei quarantanove uomini che non trovano un porto. Milioni di fedeli che sono in fila per un’ostia L’agnello di dio che toglie i peccati del mondo Cuori pronti a sedersi in chiesa davanti all’altare Tutti piangono per Cristo risortoMa sono pochi che vedono i 49 cuori senza un porto. Tre sono i cantici della commedia Sette le meraviglie di uno strano mondoMolte le piramidi costruite dagli schiavi sempre dalla parte del portoPoi i palestinesi, i curdi, i siriani in guerra, i maledetti ultimiNon hanno diritto ad un molo e neppure ad un porto. Potete anche girare il vostro canalePostare i vostri quarantaquattro gatti sorridere e giocarePotete anche urlare e divagarePotete uccidere a parole chi prova a dirvi che il sole sul vostro orizzonteNon è ancora sorto; potete anche insultare e far finta di non sentirema quella nave, oltre tutte le leggi scritte, ha diritto ad un porto.
©by giampaolo cassitta – ®patamu.com 97305_2019
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un…. (di Giampaolo Cassitta)
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