Coda alla questione del Mein Kampf in vendita con il Giornale. Entro in edicola mentre è in corso un dibattito del quale purtroppo mi sono perso l’inizio: l’edicolante (un giovane che l’altro giorno era tentato di fare l’obiezione di coscienza sulla vendita dell’allegato ma poi ha lasciato perdere) e un signore di una quarantina d’anni. Il signore ha appena assunto l’atteggiamento furbo di chi ha scoperto il punto debole dell’antagonista. -E così inoltre va contro i suoi interessi… L’edicolante solleva le spalle. -Non sarà per quelle copie… -Va bene, ma è soprattutto per principio. Se la stampa comunista allega il Capitale di… coso… come si chiama, beh, insomma, allora Sallusti dev’essere libero di allegare il romanzo di Hitler. Con l’edicolante ci guardiamo negli occhi e io mi metto a rovistare tra le riviste di cucito, le più vicine. L’edicolante mi provoca e dice al signore. -Scusi, servo quest’altro cliente e poi continuiamo il discorso. Lo fulmino con un’occhiata. -Non ho fretta. E gli mormoro. -Non rompa i coglioni. Io da qui non me ne vado neppure morto. Il ragazzo continua il discorso con il signore. -Il romanzo? -Sì, quello di Hitler. -Ma non mi sembra che qualcuno abbia mai allegato il Capitale. -Glielo dico io. -A dispense? -E perché? Tutto insieme! -No, dicevo perché quello è più grosso del romanzo di Hitler. -E anche più palloso. -Li ha letti? -Il Capitale ci ho tentato e a metà ho lasciato perdere. Il Mein Kampf me l’ho divorato. -Le piace Hitler? -Ha fatto molti errori ma su di lui si esagera. -Quali errori? -Troppo rigido. Però ha bloccato l’immigrazione e ai suoi tempi si viveva meglio. L’edicolante incalza. -Quali tempi? -Eh, sarà stato il 1950. Io non ero neppure nella testa di mio padre e di mia madre. Purtroppo una signora che assisteva allibita si mette in mezzo. -Ma sta scherzando? Io bestemmio tra di me perché il signore intuisce che c’è qualcosa che non va e lascia l’edicola. L’edicolante, desolato ma cortese, si rivolge alla signora. -Signora, ha rovinato tutto. -Scusi, non me n’ero accorta.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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