Ancora attuale
Io non sono un esperto di scrittura antica e posso soltanto limitarmi a dire che sono d’accordo con ZF Pintore quando dice Il fatto è che i nuragici sapevano scrivere.
E poi mi chiedo cosa succederà quando a scuola i bambini sardi impareranno che i nuragici sapevano scrivere.
Quando impareranno che la storia in Sardegna è cominciata mezzo millennio prima che in Italia.
Quando impareranno che i nuraghi non erano misteriose fortezze, ma templi costruiti in allineamento con le stelle e a volte–almeno una volta–un gruppo di nuraghi è stato costruito per rappresentare una costellazione: le Pleiadi.
Quando impareranno, quindi, che i Sardi non erano perennemente in guerra tra di loro, ma si scambiavano i segreti dell’architettura nuragica, pacificamente.
Quando impareranno che i Sardi viaggiavano per tutto il Mediterraneo ed avevano la civiltà più avanzata della parte occidentale di quel mare.
Quando impareranno che i Sardi costruivano statue a tutto tondo più grandi degli uomini e già prima che lo facessero i Greci.
Quando impareranno che la Sardegna è stata indipendente fin quasi al Rinascimento e che è stata sottomessa soltanto dopo un secolo di guerre.
Quando impareranno che la borghesia sarda ha tentato di fare la rivoluzione giacobina subito dopo quella dei Francesi.
Quando impareranno che la nostra rivoluzione è stata soffocata nel sangue dagli Italiani.
Quando impareranno che il sardo non è una lingua arcaica e che non è “un latino appena un po’ modificato”.
Quando impareranno che i dialetti del sardo sono intercomprensibili e, mediamente, uguali l’uno all’altro per l’80%.
Quando impareranno che la Sardegna–prima del fascismo e dell’italianizzazione forzata–ha espresso grandi personaggi come Deledda, Gramsci e Lussu e dopo il fascismo e l’italianizzazione forzata personaggi come Segni e Cossiga.
Quando impareranno che la Sardegna non è sperduta in mezzo al mare, ma al centro del Mediterraneo occidentale.
Quando impareranno che Marsiglia è più vicina di Genova, Barcellona più vicina di Milano e la Tunisia più vicina dell’Italia.
Quando impareranno che in sardo sono stati scritti dei bellissimi romanzi.
Quando tutto questo lo impareranno in sardo.
La Sardegna che costruiranno questi bambini sarà molto diversa dalla nostra Sardegna, la terra di uomini e donne traumatizzati dal furto della loro lingua e della loro storia.
La Sardegna che costruiranno questi bambini sarà molto più bella e più ricca della nostra.
E sarà una terra di uomini e donne molto più liberi di noi.
Uomini e donne non dipendenti culturalmente e, quindi, psicologicamente dagli Italiani.
Ecco perché gli Italiani e i loro tzeracos cercano di fermare la cultura e la lingua dei Sardi.
L’unica indipendenza che conta è l’indipendenza culturale.
Prendiamocela, costruiamocela e offriamola ai nostri figli e ai nostri nipoti.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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