Oggi è il compleanno di Piero Angela e spegnerà in ottima salute le sue prime 93 candeline. Ci son cresciuto a scienza ed Angela, fin da quando nel 1978 condusse “Indagine sulla parapsicologia”. Era un argomento che ai miei tempi “si portava”. Mi incuriosiva quel voler trovare delle risposte a fenomeni irrazionali. Era di moda perché ad aprile del 1978 c’era stata una sorta di seduta spiritica diventata famosa perché da quella strana serata dove erano presenti tra gli altri Romano Prodi, Mario Baldassarri e Alberto Clò emerse il luogo dove le brigate rosse tenevano prigioniero Aldo Moro. Quel nome (era una seduta spirita classica ma senza medium, con un piattino e le 21 lettere sul tavolo) fu suggerito dal piattino che le mani delle persone presente toccavano. Quel nome era Gradoli. Si cercò nella cittadina di Gradoli il covo fantomatico delle BR e a nessuno venne in mente (se non alla moglie di Moro) di consultare le pagine gialle e verificare che proprio a Roma c’era una via Gradoli. Il 18 aprile, lo stesso giorno in cui fu reso noto il falso comunicato n. 7, (quello del lago della duchessa) una perdita d’acqua portò a scoprire un covo delle brigate rosse: in via Gradoli. Piero Angela, in realtà, nel suo programma, provò a spiegare che cosa fosse la parapsicologia e riuscì a svelare alcuni trucchi utilizzati dai sedicenti veggenti, medium o falsi guaritori. Proprio grazie a Piero Angela compresi che la seduta paranormale organizzata a Bologna, in una casa borghese, dove il piattino camminò sulle lettere sino a comporre Gradoli, non poteva essere considerata una realtà. E non lo era. Ma sul punto anche Prodi non ricorda più niente di quella strana seduta poco spiritica. Meglio: ricorda ma non può raccontare la verità molto poco parapiscologica. Auguri ancora a Piero Angela, grande divulgatore scientifico, persona per bene e con una grandissima empatia. Che di questi tempi non guasta.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.018 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design