Chi è Adriano Celentano? Troppo semplice, dovremmo chiederci più legittimamente che cos’è Adriano Celentano: un guitto, un cantante, un ecologo ante-litteram, un saltimbanco, un attore, un santone, un furbo, un interprete, un folle. Probabilmente tutto questo, ma non solo. Parlare in questi termini di Adriano Celentano risulterebbe riduttivo come parlarne smoderatamente risulta celebrativo. Dunque Adriano è un brand, un punto di vista, un qualcosa di unico e difficilmente imitabile anche se, a dire il vero, è il personaggio più imitato da tutti. E’ anche il cantante italiano che venduto più dischi nella storia della musica leggera (circa duecento milioni), è un bravo interprete di canzoni altrui (Azzurro è di Paolo Conte, io non so parlar d’amore è di Mogol, una carezza in un pugno di Toto Cotugno) ed è soprattutto unico: nessuno canta come lo fa lui. Nessuno sorride come lui, nessuno ha le sue pause, i suoi sguardi, la sua cadenza, la sua genialità. Adriano Celentano non è un cantante o un attore oppure un interprete. Adirano Celentano è, più semplicemente Adriano Celentano, un marchio, un brand, qualcosa di unico e inimitabile. Come Valentino nella moda, Picasso nell’arte, Totò nel cinema, Bolle nella danza. Lui è così. Va a Sanremo e vince con la canzone meno sanremese di tutte: “La coppia più bella del mondo”. Scrive e dirige un film assolutamente incomprensibile e bellissimo: “Yuppi Du”, scrive una canzone in un linguaggio puro gramelot “Prisincolinensinainciusol” dove l’unica locuzione esatta è “all right”. Adriano Celentano rappresenta non la musica italiana e il suo percorso dalla melodia al rock ma il concetto stesso di musica. Lui non fa spettacolo: è lo spettacolo. La sua più bella canzone (a mio avviso) è interpretata come un film e con una scenografia bellissima: “storia d’amore (scritta con Luciano Beretta e Mike Del Prete) un melodramma dove c’è la storia della provincia italiana e c’è tutta la filosofia di Adriano Celentano. (Lei mi amava, mi odiava, mi amava, mi odiava, era contro di me, io non ero ancora il suo ragazzo e già soffriva per me e per farmi ingelosire quella notte lungo il mare è venuta con te). Oggi Adriano Celentano compie ottant’anni. Non sono pochi ma non sono neppure molti per un brand di successo. Personalmente gli auguri almeno altri 50 anni di successi e lo ringrazio per le emozioni che è riuscito a regalarmi, anche perché almeno un bacio ricordo di averlo dato ascoltando una delle sue canzoni. E non è poco.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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