Scrivo questo breve articolo per incarico del direttore di SardegnaBlogger Francesco Giorgioni, in questo momento impossibilitato a farlo personalmente. Vogliamo informare le numerose persone che ci seguono che la nostra collega Alba Rosa Galleri è stata fatta oggetto di gravi e minacciosi insulti da parte di un razzista. Per commentare questa notizia non aspettatevi quindi un articoletto elegante e spiritoso scritto in punta di tastiera. Siamo addolorati e preoccupati. E anche molto irritati. Tutto il buonismo sociologico del quale siamo intrisi e che ci porta a considerare certa gente alla stregua di sfortunati che hanno bisogno più di aiuto e di comprensione che di repressione, si dissolve davanti all’aggressione ad Alba Rosa: la più dura e coraggiosa di noi, ma anche la più fragile nel suo continuo dare se stessa ai problemi degli altri. Alba Rosa, laica che di più di non si può, insegna il concetto di “prossimo” a chiunque, pure a certi dirigenti ecclesiastici che chiacchierando sui diversi gradi di “prossimità” hanno oggettivamente alimentato anche i peggiori sentimenti che possano allignare nella pancia degli italiani. E si vede da certi commenti che circolano. Sono stati “equivocati”? Non so, può darsi. Ma credo che uno dei doveri di chi vuole essere un dirigente di qualsiasi istituzione sia quello di essere chiaro e di valutare le conseguenze di ciò che dice. Comunque, a parte le faccende curiali che in questa storiaccia non voglio fare entrare, l’attacco ad Alba Rosa prende le mosse da uno dei momenti più belli della travagliata storia di Porto Torres, cioè l’accoglienza fatta nei giorni scorsi alla nave dei migranti e dai commenti che lei ha fatto su questo afflato popolare, stigmatizzando invece il comportamento dei razzisti, in minoranza ma attivissimi. Non mi va di riportare gli insulti che le sono stati rivolti da un personaggio identificabilissimo (se qualcuno volesse considerare certe parole una notitia criminis). E Alba Rosa è inoltre così amareggiata e nello stesso tempo distante da certi comportamenti che non voleva neppure che si facesse questo articolo. SardegnaBlogger lo scrive contro la sua volontà. Ma non ci si può passare sopra. Certe cose fanno correre seri rischi all’intero impianto di democrazia e civiltà. Leggevo qualche mese fa per una mia ricerca certe note interne del partito socialista e le corrispondenze private di alcuni dirigenti liberali nelle quali, sino all’inizio del 1922, si scherzava sottovalutando la portata e le conseguenze dello squadrismo fascista. Non voglio fare paragoni antistorici, ma vedere nella loro interezza quelle lettere e quei documenti fa tremare più che leggendone sintesi e significato nei libri di storia. Sembra di esserci ma sapendo come andrà a finire. Come ci siamo ora. Quindi è il momento che chi opera violenza in qualsiasi modo, anche con le parole, sappia che avrà a che fare con i carabinieri e con i giudici. E ci auguriamo che questo sia sufficiente a stroncare le velleità dei numerosi vigliacchi che questi tempi difficili stanno facendo venire a galla.Come gli escrementi. Anche quando il mare è pulito.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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